OGM che non contaminano i campi e che crescono senza terra. La novità arriva dai ricercatori di Harvard e di Yale, che hanno lavorato per ottenere organismi vegetali geneticamente modificati da coltivare fuori campo e in grado di sopravvivere grazie a sostanze sintetiche.
OGM che non contaminano i campi e che crescono senza terra. La novità arriva dai ricercatori di Harvard e Yale, che hanno lavorato per ottenere organismi vegetali geneticamente modificati da coltivare fuori campo e in grado di sopravvivere grazie a sostanze sintetiche.
Questi OGM verrebbero coltivati lontano dai campi dove si seminano i comuni ortaggi per l’alimentazione, dunque non causerebbero nessuno dei temuti rischi di contaminazione. Gli Stati Uniti hanno deciso di puntare ancora molto sugli OGM e di portare avanti studi all’avanguardia per ottenere nuove varietà coltivabili.
I nuovi progressi di Harvard e Yale influiranno sull’alimentazione umana? Al momento pare di no, dato che i ricercatori si sono concentrati su varietà vegetali utili per la produzione di carburanti e farmaci. Non sono state coinvolte coltivazioni di tipo alimentare.
La novità principale riguarda la tipologia di nutrimento da somministrare alle piante OGM in questione, che sono in grado di sopravvivere solo grazie ad amminoacidi prodotti in laboratorio. L’intervento genetico sulle piante ha permesso di fornire loro degli enzimi che ne consentono la sopravvivenza soltanto per mezzo di sostanze sintetiche. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista Nature è porta il titolo di “Biocontainment of genetically modified organisms by synthetic protein design”.
Si tratterebbe dunque di una tipologia di coltivazione che si distacca molto dalle tecniche dell’agricoltura convenzionale. Le piante in questione non riuscirebbero a sopravvivere se coltivate con un metodo differente da quello stabilito dagli scienziati. Queste piante non sono in grado di crescere su un normale terreno e di nutrirsi delle sostanze naturali presenti in esso.
Il vantaggio riguarda la protezione delle coltivazioni non OGM in pieno campo dalle contaminazioni e fa in modo che i terreni dedicati all’agricoltura per l’alimentazione non vengano minacciati dalle sperimentazioni biotech. Pensate che questa nuova scoperta possa essere vantaggiosa? O ritenete che le eccessiva manipolazioni genetiche vadano oltre le leggi della natura?
Marta Albè
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