Wayang, una sola parola che indica il teatro delle marionette indonesiane, un prezioso tesoro che è diventato patrimonio Unesco dell’umanità.
Wayang, una sola parola che indica il teatro delle marionette indonesiane, un prezioso tesoro che è diventato patrimonio Unesco dell’umanità.
Il termine Wayang in Indonesia indica sia le bambole tradizionali, le caratteristiche marionette che vengono utilizzate per il teatro, sia il genere teatrale di cui sono protagoniste. Nel corso del tempo il teatro indonesiano si è arricchito rispecchiando con le proprie bambole i vari gruppi etnici presenti nella nazione.
Ora nel teatro indonesiano sono due i tipi di marionette che prevalgono: le marionette tridimensionali, anche conosciute come wayang klitik o golèk, e quelle piatte, solitamente in cuoio impiegate nelle performance di teatro delle ombre, che hanno il nome di wayang kulit.
Gli spettacoli teatrali prendono vita grazie al burattinaio, chiamato dalang, che mette in movimento le bambole con dei bastoncini collegati alle braccia e alle gambe dei personaggi. Un tempo le tecniche di realizzazione delle marionette venivano tramandate di generazione in generazione, come vere e proprie tradizioni a cui rimanere fedeli nel corso del tempo.
I personaggi tipici del teatro indonesiano derivano dai miti e dalle leggende locali, dai racconti persiani e indiani e includono bambole di diverse nazionalità, che aiutano gli spettatori a comprendere la situazione politica e sociale del tempo e a scoprire l’Indonesia come un vero e proprio melting pot di culture.
Inizialmente questo complesso metodo di narrazione fu esclusivo delle corti reali di Giava e Bali le cui prime testimonianze risalgono al 930 dC. Solo dopo molti secoli il Wayang iniziò a diffondersi sulle altre isole, evolvendosi e integrando gli stili e la musica di ciascun luogo ove approdava quest’arte.
La tradizione del teatro delle marionette indonesiane è arrivata fino a noi e nel 2003 l’Unesco lo ha riconosciuto come eredità culturale da non dimenticare, come patrimonio orale e immateriale dell’umanità. La speranza è che la tradizione della fabbricazione delle marionette e del loro impiego per il caratteristico teatro indonesiano non venga accantonata dalle nuove generazioni.
Marta Albè
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