Jellyfish Barge: la serra galleggiante off-grid che produce cibo per due famiglie

Jellyfish Barge. Una serra galleggiante off-grid in grado di produrre cibo per due famiglie. Si tratta di Jellyfish Barge, un progetto dal nome straniero ma in realtà tutto italiano. Jellyfish Barge può garantire sicurezza idrica e alimentare fornendo acqua e cibo senza pesare sulle risorse esistenti.

Una serra galleggiante off-grid in grado di produrre cibo per due famiglie. Si tratta di Jellyfish Barge, un progetto dal nome straniero ma in realtà tutto italiano. Jellyfish Barge può garantire sicurezza idrica e alimentare fornendo acqua e cibo senza pesare sulle risorse esistenti.

Studiomobile, realtà del design italiano, ha collaborato con Stefano Mancuso, professore dell’Università di Firenze e direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale, con l’intento di realizzare il prototipo di una serra galleggiante, nel tentativo di migliorare la sicurezza alimentare in aree con poca terra coltivabile.

Jellyfish Barge opera off-grid e fornisce acqua potabile attraverso un sistema di distillazione solare presente a bordo. Comprende una serra vetrata sorretta da una base in legno che misura 70 mq. È sostenuta grazie a 96 fusti di plastica riciclata apposti al di sotto ed è modulare, dunque può essere collegata ad altre unità.

L’acqua disponibile, che può provenire dal mare o da un fiume e che può anche essere inquinata, viene filtrata e resa adatta all’irrigazione. La distillazione solare è un fenomeno naturale che viene replicato dal sistema di dissalazione solare su piccola scala presente in questa struttura.

A bordo è presente un sistema di raccolta dell’acqua piovana. Complessivamente Jellyfish Barge è in grado di produrre fino a 150 litri d’acqua filtrata al giorno. Dispone inoltre di un sistema idroponica molto efficiente che permette di risparmiare fino al 70% d’acqua rispetto alle soluzioni standard.

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serra galleggiante

Questo sistema è in grado di utilizzare circa il 15% dell’acqua di mare. Un sistema automatizzato consente il monitoraggio remoto e il controllo della coltivazione idroponica. Una singola unità è in grado di produrre cibo a sufficienza per il sostentamento di due famiglie. Ora l’impresa sarà quella di concentrarsi sull’ottimizzazione del sistema e sulla riduzione dei costi di costruzione.

Marta Albè

Fonte foto: studiomobile.org

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