È nato nel 2006 ma ora per la prima volta è entrato in un ospedale per offrire sostegno e un po' di allegria ai piccoli del Children's Hospital di Boston. È Huggable, non un orsetto qualunque ma uno speciale mix di tenerezza e tecnologia creato dagli scienziati del MIT, che monitora l'umore dei bambini ricoverati, comunicandolo al personale sanitario
È nato nel 2006 ma ora per la prima volta è entrato in un ospedale per offrire sostegno e un po’ di allegria ai piccoli del Children’s Hospital di Boston. È Huggable, non un orsetto qualunque ma uno speciale mix di tenerezza e tecnologia creato dagli scienziati del MIT, che monitora l’umore dei bambini ricoverati, comunicandolo al personale sanitario.
Un primo prototipo di Huggable era stato portato in Scozia dal MIT Media Lab nel 2006 in un progetto sostenuto dall’Highlands and Islands Enterprise (HIE). Ora il team del MIT sta lavorando con i medici del reparto di oncologia e di terapia intensiva di Boston con un nuovo peluche notevolmente migliorato e in grado di regalare molto più di qualche sorriso.
L’orsetto è stato dotato di sensori di pressione su due zampe e di altri sistemi tattili che rilevano il contatto nel resto del corpo. Un vero e proprio gadget tecnologico i cui pezzi sono stati creati attraverso la stampa 3D. Al suo interno anche un pc con collegamento wireless e uno smartphone. I suoi occhi sono videocamere e può utilizzare l’altoparlante del telefono, il microfono e la fotocamera per il rilevamento.
Huggable è a tutti gli effetti un nuovo compagno robotico sviluppato dal MIT Media Lab per l’assistenza sanitaria, l’istruzione e le applicazioni di comunicazione sociale. Progettato per essere molto più di un divertente compagno robotico interattivo, è stato pensato non per sostituire una persona in particolare ma per migliorare la rete sociale umana.
I ricercatori americani stanno studiando il modo in cui i bambini interagiscono con un robot, rispetto al modo con cui si rapportano con tablet e altri animali di peluche.
Dal modo in cui i piccoli giocano con Huggable è possibile da parte del personale medico capire meglio cosa prova il bambino, non solo il dolore ma soprattutto lo stress e l’ansia. I ricercatori stanno anche esaminando l’effetto che l’interazione ha sui familiari dei piccoli pazienti.
“Abbiamo sviluppato una interfaccia web per consentire a un operatore remoto (ad esempio, un educatore, il nonno, un amico, ecc) di visualizzare lo stato di robot e di richiamare i suoi comportamenti. L’interfaccia web è una combinazione tra un sito web e un sistema streaming audio e video da e verso il robot,” spiega il team del MIT. L’operatore può anche comunicare con l’utente (ad esempio, il bambino interagendo direttamente con Huggable) attraverso l’altoparlante del robot e ascoltare l’utente tramite i microfoni.
Un modo per dimostrare che la pet-therapy funziona, anche quando il cucciolo è solo un robot.
Francesca Mancuso
Foto cover: BBC
LEGGI anche:
Pet Therapy: bimba malata riabbraccia il suo cane in ospedale