Nonostante il trend internazionale sia sempre più volto allo stop di pratiche di maltrattamento e sopruso nei confronti degli animali, la Cina è ancora vincolata a pratiche obsolete, spesso favorite anche da un vuoto normativo importante in materia di diritti degli animali. Quali sono le pratiche più orribili e agghiaccianti che dovrebbe abolire?
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Maltrattamento animali: 10 orribili pratiche che la Cina dovrebbe abolire
Nonostante il trend internazionale sia sempre più volto allo stop di pratiche di maltrattamento e sopruso nei confronti degli animali, la Cina è ancora vincolata a pratiche obsolete, spesso favorite anche da un vuoto normativo importante in materia di diritti degli animali. Quali sono le pratiche più orribili e agghiaccianti che dovrebbe abolire?
Prima di elencarle, è bene specificare, però, che nel Paese asiatico sono molti gli individui, i gruppi e le associazioni che si impegnano ogni giorno per difendere gli animali maltrattati e sfruttati e mostrati. Così come è altrettanto vero che ovunque nel mondo ci sono animali di ogni specie sfruttati per il profitto. Anche nella nostra amata Italia.
Mercato della carne di cane
Si stima che ogni giorni circa 30.000 cani vengono uccisi in Cina per la loro carne o per la pelliccia. È un commercio che vale più di dieci milioni di euro l’anno. Mangiare carne di cane è particolarmente popolare nel nord est del Paese, al confine con la Corea, ma anche nelle regioni meridionali, come Guizhou, Guangxi e il Guandong. Le leggi che tutelano i cani? Praticamente inesistenti: l’unica zona della Cina dove è vietato il consumo di carne di cane è Hong Kong e al momento non ci sono provvedimenti a livello nazionale di protezione degli animali in Cina.
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Portachiavi coi pesci
Il portachiave con piccole tartarughe brasiliane e pesci vivi, dentro una confezione di plastica sigillata e riempita di un liquido colorato. Il fenomeno, non recentissimo e portato all’attenzione del mondo circa un anno fa con diversi articoli sui quotidiani internazionali, ha fatto indignare la rete attraverso gli inquietanti video di Youtube che stanno rimbalzando su blog e social network in questi giorni.
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Orsi della luna e fattorie della bile
Catturati con trappole che spesso causano terribili mutilazioni. Immobilizzati in gabbie grandi quanto il loro corpo, che deformano le ossa ed atrofizzano gli arti, con un catetere arrugginito infilato nella cistifellea per estrarne due volte al giorno la bile che servirà a realizzare medicinali, unguenti, bibite e shampoo. Resteranno in queste condizioni anche per 20, 30 anni, ovvero tutta la durata della loro vita, fino alla morte, causata dalle infezioni, dalla sofferenza psichica, dalle malformazioni ossee dalla denutrizione. È la triste sorte degli orsi neri asiatici, meglio conosciuti come Orsi della luna
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Cammelli mutilati per chiedere l’elemosina
Cammelli con evidenti lesioni e mutilazioni. È questa l’ultima tendenza dell’accattonaggio. Sono stati avvistati in diverse città della Cina, tra cui Guangzhou, Shenzhen, Wenzhou, Shaoxing, Xiamen, Fuzhou, Jiujiang e Hefei. Vengono utilizzati dai mendicanti per far pena (e guadagnare così denaro) agli occhi dei passanti.
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Cani truccati come panda
È una delle insane manie della Cina benestante: colorare i chow chow per farli sembrare dei panda. Il proprietario di un negozio per animali domestici di Chengdu, capitale della provincia del Sichuan, Hsin Ch’en, ha raccontato addirittura di non riuscire a tenere il passo con la domanda dei proprietari che vogliono trasformare il proprio quattrozampe nell’animale in via di estinzione, emblema nazionale del Paese.
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Maiali clonati
In Cina, a Shenzhen, esiste un impianto che “sforna” ormai 500 maiali ogni anno. L’azienda, gestita da una società chiamata BGI, impianta ogni giorno embrioni clonati in due maiali. Cloni e cloni di cloni sono allevati e utilizzati per testare nuovi farmaci in una fabbrica che opera accanto a un impianto di trasformazione di sequenziamento genetico.
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Tartarughe vive nei supermercati
La catena di supermercati inglesi Tesco ha aperto una filiale in Cina in cui vengono vendute, oltre a pesci e rane, anche tartarughe vive. Gli animali, imprigionati in reti strettissime ed esposti sui banchi per ore o giorni senza acqua e cibo, vengono sezionati vivi senza alcuna pietà prima di essere venduti e finire in pentola.
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Vino di ossa di tigre
Un portentoso elisir afrodisiaco e taumaturgico racchiuso in costose bottiglie, vendute a centinaia di dollari l’una. Si tratta del “vino di tigre”, un prodotto molto gettonato nella medicina tradizionale cinese realizzato con pezzi di ossa frantumati del maestoso e affascinante animale dal manto striato, lasciati a macerare per anni in un liquore a base di riso. Per ogni chilo di ossa del formidabile predatore si ottengono circa 15 litri di vino.
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Procioni scuoiati vivi per le pellicce
Se dietro la realizzazione dei trendy stivali australiani UGG si nasconde l’utilizzo della pelle di migliaia di pecore australiane, ciò che c’è dietro al mercato della contraffazione cinese è, se possibile, ancor peggio. Nelle morbide, confortevoli ed economiche “simil-UGG” scorre un lungo fiume di sangue e sofferenze indicibili per centinaia e centinaia di teneri, buffi e dolcissimi procioni, colpevoli solo di possedere uno splendido manto morbido e caldo
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Lana dei conigli d’angora
È orribile il trattamento riservato abitualmente ai conigli d’angora in Cina, Paese che rappresenta il 90% del mercato globale. Ogni tre mesi, infatti, il manto viene loro letteralmente strappato, tra grida di dolore e profonda paura. Subito dopo vengono gettati in minuscole, sporche e vuote gabbie senza nemmeno la compagnia vitale di altri conigli. Quando raggiungono un’età che varia tra i 2 e i 5 anni, quelli che sono sopravvissuti vengono appesi a testa in giù. Le loro gole vengono tagliate e i loro corpi venduti.
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