Un tunnel traspatente in fondo al mare siciliano per ammirare da vicino le bellezze archeologiche che nasconde. Siamo a Lipari, dove grazie alla campagna “Archeoeolie 2014” sarà possibile fare osservazioni subacquee senza alterare i delicati equilibri del mare e dei suoi abitanti. Alla scoperta della storia
Un tunnel traspatente in fondo al mare siciliano per ammirare da vicino le bellezze archeologiche che nasconde. Siamo a Lipari, dove grazie alla campagna “Archeoeolie 2014” sarà possibile fare osservazioni subacquee senza alterare i delicati equilibri del mare e dei suoi abitanti. Alla scoperta della storia.
Ad essere ammirato dal vivo potrebbe essere un porto romano sommerso, grazie al progetto varato dalla Soprintendenza del Mare, a conclusione della campagna. La location è l’attuale area di Sottomonastero, nella zona dell’isola in cui attraccano gli aliscafi. Non serviranno bombole, tute o speciali attrezzature. Si potrà ammirare da vicino l’antico porto rimanendo coi piedi all’asciutto.
Si passerà infatti dalla terraferma alle profondità del mare all’interno di tunnel trasparenti che avranno accesso proprio dalla zona dei moli.
“Su questa struttura sormontata da alcune basi di colonne, probabilmente recuperate da un edificio templare nelle vicinanze, lo scavo dello scorso anno ha consentito di comprendere la dinamica e la tempistica del loro posizionamento, presumibilmente per alzare il livello della banchina portuale ed evitare l’inesorabile avanzata del mare a seguito di un rapido e progressivo bradisismo negativo,” spiega la Soprintendenza, secondo cui l’area portuale sommersa individuata fino ad ora è ancora una “minima porzione della ben più vasta area che verosimilmente è celata sotto il sedimento, come la recente campagna di ricerche strumentali con sonar a scansione laterale e sub-bottom profiler (penetratore di sedimenti) ha lasciato intravedere”.
I tunnel saranno realizzato nell’ambito della progettazione europea POR 2014 -2020, con la presentazione in un primo momento di uno studio di fattibilità “per la contestuale realizzazione della prescritta attività di tutela attraverso lo scavo archeologico subacqueo estensivo, ma anche per la valorizzazione attraverso un innovativo sistema di visita museale in ambiente asciutto realizzato con tunnel trasparenti accessibili direttamente dalla superficie”.
Un sistema innovativo che, secondo la Soprintendenza potrà unire le esigenze di tutela del bene culturale sommerso e il suo utilizzo a vantaggio della comunità.
Francesca Mancuso
Foto: Regione Sicilia
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