Ieri un'invasione di bici, persone e striscioni su Via dei Fori Imperiali per chiedere azioni urgenti e concrete contro i cambiamenti climatici
Marcia per il clima (#climatemarch): New York ha chiamato Roma. E Roma ha risposto con una marea di gente, con biciclette e con striscioni e uno stuolo così di persone che dai Fori Imperiali ha lanciato un unico appello: azioni urgenti e concrete contro i cambiamenti climatici.
Ha incassato così un bel successo la giornata di mobilitazione a favore del clima promossa dal Power Shift Italia, Italian Climate Network, Legambiente e Kyoto Club e alla quale hanno aderito altre 20 sigle tra organizzazioni, movimenti e aziende.
158 Paesi di tutti i continenti sono stati coinvolti nella 24 ore di eventi, oltre 2.700, e da qui, da Roma, sono partite tre richieste al Governo italiano: primo che il Governo si assumi impegni ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, a partire da obiettivi efficaci per la lotta ai cambiamenti climatici e in linea con le raccomandazioni dell’Intergovernamental Panel on Climate Change; che l’Italia, in quanto presidente di turno dell’Unione Europea, si batta per impegni vincolanti al 2030 e che nel vertice europeo di ottobre sia portatrice in Europa di una visione lungimirante e ambiziosa nell’attuale dibattito per la definizione dei nuovi obiettivi, proponendo +40% di risparmio energetico, +45% di fonti rinnovabili, -55% di riduzione di CO2. Terzo e ultimo punto: che il nostro Paese contribuisca al Fondo Verde per il Clima e mantenga fede agli impegni che erano stati assunti a Copenaghen in tema di finanza per il clima.
Foto: Carlo De Asmundis
IL SUMMIT – Intanto si terrà domani a New York il Summit sul Clima convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon. Obiettivo del Summit discutere, insieme ai Capi di Stato, degli impegni di contenimento delle emissioni in vista dell’accordo globale sul clima atteso a fine del 2015 nella Conferenza delle Parti di Parigi.
Le porte del Palazzo di Vetro saranno così aperte a più di 120 leader mondiali per trovare politiche comuni volte a fronteggiare il clima che cambia. “Non c’è un pianeta B” è lo slogan gridato dal corteo che ha attraversato Manhattan e ha visto proprio il segretario dell’Onu in tee-shirt “Climate Action” sfilare a braccetto con il sindaco Bill De Blasio e l’ex vicepresidente Al Gore.
LA PETIZIONE – Il 100% di energia pulita è un obiettivo realistico. Già adesso il 20% dell’energia mondiale proviene da fonti rinnovabili e ora bisogna”solo” convincere i nostri leader ad accelerare questo processo già in corso. È per questo che è partita una petizione da presentare proprio domani davanti ai leader presenti al vertice.
Cliccate qui per firmare la petizione e condividetela con tutti.
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