Elsa ed Esmeralda: le due asine che fanno la raccolta differenziata a Taranto

Elsa ed Esmeralda, due asine della riserva genetica dell'asino di Marina Franca, andranno porta a porta su per le stradine di Taranto, anche quelle più strette e impervie.

La raccolta differenziata negli stretti vicoli della parte antica di Taranto è particolarmente difficoltosa e scomoda da effettuare con i consueti mezzi di raccolta, per questo sono state chiamate ad aiutare Elsa ed Esmeralda, due asine prescelte perché perfette per andare porta a porta su per le stradine della città, anche quelle più strette e impervie.

È stato presentato oggi alla Fiera del Levante di Bari, il progetto sperimentale che vede come protagoniste le due asinelle e che diventerà presto operativo grazie alla collaborazione tra l’Amiu di Taranto, l’Associazione Officine Taranto, il supporto veterinario della Asl e la supervisione di alcune associazioni animaliste locali.

Elsa ed Esmeralda, fanno parte della riserva genetica dell’asino di Martina Franca e provengono dalla masseria Russoli di Crispiano, nei pressi di Taranto, un luogo che a breve diventerà fattoria didattica e grazie a questi animali offrirà percorsi di onagroterapia per bambini disabili. “Il progetto pilota che inauguriamo a Taranto si inserisce in una serie di iniziative che intendiamo promuovere per valorizzare una razza autoctona importante e pregiata, la cui storia si intreccia con quella dei luoghi e della gente della nostra regione” ha dichiarato Fabrizio Nardoni, assessore regionale alle Risorse agroalimentari.

Non solo, se il progetto del porta a porta con le asinelle andrà bene c’è anche la possibilità che questa iniziativa faccia da apripista per altre realtà italiane con le stesse caratteristiche come auspica Fabrizio Iurlano, presidente dell’Associazione Officine Taranto: “Il nostro suggerimento si colloca in una prospettiva di turismo e di lavoro. (..) Pensiamo che il nostro progetto sperimentale possa costituire un modello da esportare in altre città“.

Una bella iniziativa che ci auguriamo si diffonda in altre città e piccoli comuni, a patto che venga sempre svolta nel totale rispetto degli animali.

Francesca Biagioli

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