Come evitare che il peso eccessivo degli zainetti scolastici possa provocare danni alla schiena degli alunni? I consigli offerti dalla Fondazione Don Gnocchi tornano d'attualità all'inizio di ogni anno scolastico.
Come evitare che il peso eccessivo degli zainetti scolastici possa provocare danni alla schiena degli alunni? I consigli offerti dalla Fondazione Don Gnocchi tornano d’attualità all’inizio di ogni anno scolastico.
Dall’attenzione alle esigenze dei ragazzi e delle loro famiglie è emersa la necessità di dare una risposta concreta al problema del peso degli zainetti scolastici: una questione “tanto piccola” da non essere praticamente mai entrata fino ad oggi nei circuiti della ricerca scientifica, ma “tanto grande” se si pensa ai risvolti sociali per la qualità della vita di tutti.
“Il ruolo degli insegnanti – spiegano i medici e i ricercatori della “Don Gnocchi” – è determinante e insostituibile: è l’insegnante che contribuisce a determinare il peso dello zainetto sia al momento della scelta dei libri di testo che in quello dell’organizzazione del lavoro scolastico. Ed è l’insegnante, soprattutto, che ha un ruolo educativo primario nell’aiutare studenti e famiglie ad apprendere quelle modalità di gestione del peso quotidiano, quando inevitabile, dello zainetto”.
Il peso del materiale che i ragazzi portano ogni giorno a scuola è determinato da diversi elementi: sottovalutazione del problema, mancanza di legislazione in merito, assenza di arredi che consentano di depositare i libri a scuola, mancanza di direttive da parte delle autorità scolastiche, scelte dei libri di testo in base solo al contenuto a non al peso, organizzazione della settimana senza tener conto del peso del materiale da portare in classe, mancanza di suddivisione dei testi scolastici in più volumi corrispondenti ai diversi periodi didattici, mancanza sul mercato di zainetti adatti da un punto di vista biomeccanico.
Ecco perché ogni anno i nostri bambini e ragazzi sono costretti a caricarsi sulle spalle carichi troppo pesanti. Alcuni suggerimenti dei medici, però, potrebbero evitare danni seri alla schiena e prevenire possibili rachialgie nell’età evolutiva, se seguiti.
1) Lo zainetto giusto da acquistare non è né troppo grande, né troppo piccolo; senza apertura a soffietto; con schienale rinforzato e bretelle imbottite; con fibbia da allacciare alla pancia e maniglie per il trasporto a mano;
2) riempirlo in altezza, non in larghezza;
3) indossarlo poggiandolo su un ripiano e flettendo le ginocchia;
4) regolare le bretelle perché non la parte inferiore non oltrepassi la linea delle anche;
5) indossarlo sempre su entrambe le spalle; non correre con lo zainetto in spalla).
Roberta Ragni
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