Quattro sentieri da percorrere a piedi, che permetteranno di raggiungere i luoghi più suggestivi del Monte Amiata. Itinerari diversi che si sviluppano lungo sentieri sicuri, facilmente individuabili, che partono e tornano ad Abbadia San Salvatore e consentono anche ai meno esperti di godere della meraviglia dei boschi di castagni e faggi.
Indice
Sono sentieri adatti a tutti, sia a camminatori senza particolari velleità sportive che ad appassionati ed esperti di bici o trekking. Vanno dai 50 minuti del percorso più breve, alle 5 ore del percorso più lungo, permettendo ad ognuno di elaborare l’itinerario ideale in base alle proprie esigenze.
Si potranno così costeggiare i siti della vecchia Miniera – entrando all’interno dello stabilimento minerario – o camminare lungo castagneti e pinete, percorrendo la vecchia strada che collegava Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio; raggiungere i ruderi di Montarioso – dove in un’ampia radura è possibile scorgere un bellissimo panorama della montagna – o spingersi all’interno della secolare faggeta.
La logica che unisce i quattro sentieri è quella di arrivare nei punti più caratteristici del Monte Amiata su percorsi percorribili sia a piedi che in mountain bike con diverse lunghezze e livelli di difficoltà. Individuare i percorsi è molto facile, perché tutti hanno come punto di partenza/arrivo lo stadio comunale di Abbadia San Salvatore e sono caratterizzati da un diverso colore nella cartellonistica.
Percorso della Miniera
Caratterizzato dalla segnaletica di colore rosso, è il più breve: 4,3 Km
Presenta poche asperità e arriva ad una altitudine di 985 m, permettendo di vedere i siti della vecchia Miniera (entrando all’interno dello stabilimento minerario), costeggiando il punto panoramico del laghetto verde, la vecchia ciminiera e la polveriera per poi tornare ad Abbadia San Salvatore. Un camminatore impiega circa 50 minuti a percorrerlo.
Percorso di S. Antonio
Caratterizzato dal colore marrone, è lungo 9,8 Km.
Presenta qualche difficoltà ed arriva ad un altitudine di 1068 m, e un camminatore impiega circa 2 ore per percorrerlo. Si snoda lungo castagneti e pinete, percorrendo la vecchia strada che collegava Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio per arrivare al vecchio podere di S.Antonio e della Cipriana, situati intorno ai 1000 slm, per poi ridiscendere ad Abbadia San Salvatore, collegandosi nella parte finale agli altri sentieri.
Percorso della Cipriana
Caratterizzato dal colore azzurro, è lungo 12,5 Km.
Presenta difficoltà simili al precedente, arriva ad una altitudine di 1068 m e un camminatore impiega circa 2 ore e 20 minuti per percorrerlo. Si sviluppa tra castagni e pinete percorrendo la vecchia strada che collega Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio fino al podere di Cerro del Tasca, per poi andare ai ruderi di Montarioso dove in una ampia radura è possibile scorgere un bellissimo panorama della montagna prima di arrivare in loc. Cipriana da dove inizia la discesa per Abbadia San Salvatore.
Percorso del Capomacchia
Caratterizzato dal colore viola, è lungo 22,5 Km.
È certamente molto più impegnativo: oltre ai castagni e alle pinete si spinge per una buona parte all’interno della secolare faggeta, per arrivare fino ai 1530 slm a poche centinaia di metri dalla vetta del monte, e un buon camminatore impiega 5 ore e venti minuti per completarlo. All’inizio segue la parte iniziale del percorso precedente, da cui si stacca con una imperiosa salita per arrivare alla capanna del Capomacchia, per poi congiungersi alla strada di “Rigale” nel punto massimo da cui parte la discesa verso Abbadia, dopo essere passati dalle caratteristiche località di Catarcione e i suoi castagni secolari dell’Acquapassante con le sorgenti di acqua sulfurea, della chiesetta dell’Ermeta, del Laghetto Verde e della Ciminiera, prima di congiungersi agli altri sentieri per raggiungere il paese.
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