Le tempeste solari sono una minaccia per la Terra. Ma l'uomo non è ancora del tutto preparato ad affrontarle. Spaventati? Aspettate e sentite il resto. Ashley Dale, membro di una task force internazionale chiamata SolarMAX, non ha dubbi. È solo una questione di tempo prima che una violenta tempesta solare raggiunga la Terra
Le tempeste solari sono una minaccia per la Terra. Ma l’uomo non è ancora del tutto preparato ad affrontarle. Spaventati? Aspettate e sentite il resto. Ashley Dale, membro di una task force internazionale chiamata SolarMAX, non ha dubbi. È solo una questione di tempo prima che una violenta tempesta solare raggiunga la Terra.
Un evento del tutto naturale per la nostra stella, che attraversa cicli che durano 11 anni e che vanno da un minimo ad un massimo solare. Anche se recenti studi hanno rassicurato sul fatto che l’ultimo ciclo sia stato lieve, non è escluso che in un futuro non troppo lontano gli effetti delle eruzioni solari possano raggiungere la Terra.
Istituito per individuare i rischi di una tempesta solare e come ridurne l’impatto al minimo per salvaguardare la vita sul nostro pianeta, il SolarMAX ha guardato in faccia la realtà, non nascondendosi dietro false sicurezze. Nessuna teoria catastrofista sulla fine del mondo, ma la presa di coscienza che il Sole ha una forza che l’uomo oggi non è in grado di gestire. Forse, al limite, di prevedere con qualche giorno di anticipo.
La più grande super-tempesta solare mai registrata ha avuto luogo nel 1859 ed è nota come l’evento Carrington, dal nome dell’astronomo inglese che individuò l’eruzione solare che la produsse.
Ashley Dale, che sta studiando per un dottorato di ricerca in Ingegneria Aerospaziale, non ha dubbi: questi eventi sono inevitabili. Gli scienziati della Nasa hanno previsto che la Terra è soggetta ad un “evento Carrington” in media ogni 150 anni. Ciò significa che abbiamo un ritardo di cinque anni e che la probabilità che una tempesta solare di questa portata si verifichi nel prossimo decennio è pari al 12%
Ma come sono le tempeste solari? Esse sono delle vere e proprie esplosioni, causate da violente eruzioni sulla superficie del Sole, accompagnate da espulsioni di massa coronale (CME) ovvero del materiale della corona solare. Si tratta degli eventi più “energetici” del nostro sistema solare e coinvolgono enormi bolle di plasma e campi magnetici che vengono scaraventati via dalla superficie del Sole verso lo spazio circostante. E quando la Terra si trova sulla traiettoria sono guai.
Finora, nella peggiore delle situazioni, è stato registrato qualche blackout ma nulla di serio, anche se di recente la Nasa ha rivelato che il 23 luglio 2012 la Terra sia stata messa in pericolo da un’espulsione di massa coronale proveniente dalla tempesta solare più potente in oltre 150 anni. Pericolo scampato, almeno in quell’occasione. Le eruzioni sono responsabili anche delle splendide aurore polari.
Oggi gli scienziati sanno che le espulsioni di plasma sono spesso precedute da un flare solare, un massiccio rilascio di energia dal Sole sotto forma di raggi gamma, raggi X, protoni ed elettroni.
Spiega Dale: “Senza l’energia, la gente lotterebbe per rifornire l’auto presso le stazioni di servizio, prelevare il denaro dal bancomat o pagare online. I sistemi idrici e fognari sarebbero gravemente colpiti, il che significa che le epidemie sanitarie nelle aree urbanizzate si diffonderebbero rapidamente, con il ritorno di malattie che pensavamo di esserci lasciati alle spalle secoli fa”.
Secondo gli scienziati, ancora una volta la soluzione migliore è la prevenzione, da attuare ad esempio con i CubeSats, un sistema formato da 16 satelliti al lavoro in orbita intorno al sole e in grado di avvisare i ricercatori a Terra della presenza di una tempesta solare con una settimana di preavviso. In questo modo, avremmo la possibilità di prepararci predisponendo lo spegnimento delle linee elettriche vulnerabili, riorientando i satelliti e fermando tutti i voli onde evitare che disturbi ai radar possano provocare catastrofi.
“Come specie, non siamo mai stati più vulnerabili agli umori volatili della nostra stella più vicina, ma rientra nelle nostra capacità, abilità e competenze proteggere noi stessi,” dice Dale.
Che sia il gran finale dell’ultimo ciclo solare?
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