Alti livelli di colesterolo cattivo potrebbero essere dannosi non solo per la salute cardiovascolare ma anche andare ad "accendere" alcuni tipi di tumori
Alti livelli di colesterolo (in particolare LDL) sono associati alla comparsa di problemi cardiovascolari ed è per questo che i valori di questo grasso presente nel sangue vanno tenuti costantemente sotto controllo. Ora però arriva la notizia di un nuovo effetto dannoso del colesterolo alto: potrebbe andare ad innescare alcune forme tumorali.
Dunque i danni non si limitano solo a cuore e circolazione ma si andrebbe anche ad agire a livello delle cellule dando un segnale di “start” per il cancro. Ad essere convinti di ciò sono i ricercatori dell’Università dell’Illinois che hanno svolto uno studio in cui viene descritto il legame tra colesterolo e proteina Dishevelled che sarebbe responsabile di “accendere”, proprio come se fosse un interruttore, alcuni tumori tra cui quello al colon, al seno, ai polmoni e il melanoma.
In realtà quello che si proponevano gli scienziati in questo studio, guidati da Wonhwa Cho, era di capire meglio quali fossero le proteine vincolanti del colesterolo, dunque la scoperta è stata del tutto casuale. “Una volta che ci siamo resi conto che il colesterolo è in grado di legarsi specificamente a Dishevelled, ci siamo interessati al colesterolo come un potenziale fattore determinante di quale delle vie di segnalazione Wnt (che promuove la crescita e la divisione cellulare n.d.r) viene attivata”, spiega il professor Cho.
Il colesterolo in tutto questo svolge un ruolo chiave, infatti senza di esso questa attivazione non avviene. Si spiegherebbe così anche il fatto che “le diete ad alto contenuto di grassi, che aumentano i livelli di colesterolo, sono state collegate a una elevata incidenza di cancro. La nostra ricerca fornisce un meccanismo per [comprendere] come il colesterolo promuova percorsi che portano al cancro”.
La ricerca è stata pubblicata su Nature Communications e gli scientiziati sono convinti che questa scoperta possa essere utile per realizzare delle terapie antitumorali o di prevenzione del cancro.
Francesca Biagioli
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