Secondo un nuovo studio condotto dal Food Packaging Forum, 175 sostanze chimiche con note caratteristiche di pericolosità vengono utilizzate legalmente nella produzione degli imballaggi e delle confezioni per gli alimenti in Europa e negli Stati Uniti.
Secondo un nuovo studio condotto dal Food Packaging Forum, 175 sostanze chimiche con note caratteristiche di pericolosità vengono utilizzate legalmente nella produzione degli imballaggi e delle confezioni per gli alimenti in Europa e negli Stati Uniti.
Gli imballaggi alimentari e altri materiali che vengono a contatto con gli alimenti (ad esempio pellicole, lattine, pentole, contenitori) rilasciano continuamente miscele di sostanze sintetiche nel cibo (a bassi livelli) che vengono poi ingerite dal consumatore di giorno in giorno.
Molte delle 175 sostanze identificate sono classificate come cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione. Altre sono considerate in grado di interferire con il sistema ormonale. Si tratta dei cosiddetti interferenti endocrini (pensiamo, ad esempio, al bisfenolo A). Un terzo gruppo di sostanze chimiche è considerato bio-accumulabile.
Lo studio, che porta il titolo di “Food contact substances and chemicals of concern: A comparison of inventories,” è stato pubblicato il 7 luglio dalla rivista scientifica “Food Additives and Contaminants, Part A”.
Gli autori del Packaging Food Forum hanno identificato 175 sostanze dal confronto di due inventari di prodotti chimici pericolosi, la lista Substitute it Now! e l’elenco TEDxdedicato agli interferenti endocrini, con database accessibili al pubblico che raccolgono le sostanze che entrano a contatto con gli alimenti. L’elenco contiene sostanze chimiche tossiche che si accumulano nell’ambiente o nel corpo umano.
Gli ftalati, che sono ampiamente usati come plastificanti, sono un esempio importante per quanto riguarda le sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino e che possono portare a infertilità maschile, malformazioni genitali e cancro. Benzofenoni e ulteriori composti chimici si aggiungono alla lista delle sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino usate negli inchiostri per la stampa e nei rivestimenti dei materiali che entrano a contatto con gli alimenti.
La maggior parte delle 175 sostanze chimiche a rischio individuate nel nuovo studio soddisfano i criteri per le “Sostanze estremamente problematiche” (SVHC) sulla base del regolamento REACH dell’UE. Anche se solo 21 delle 175 sostanze chimiche sono state ufficialmente riconosciute come SVHC dall’European Chemicals Agency, ben 96 sostanze sono state identificate come rispondenti ai criteri REACH ufficiali per SVHC dall’organizzazione non governativa ChemSec. Sono tutte elencate sulla lista Sobstitute It Now!.
Le sostanze estremamente problematiche SVHC dovrebbero essere adeguatamente controllate e progressivamente sostituite da alternative meno pericolose ai sensi del REACH. Ciò include un processo di regolamentazione in due fasi, finalizzato all’eliminazione di sostanze estremamente problematiche. Tuttavia, le sostanze chimiche utilizzate nella fabbricazione di materiali a contatto con alimenti non sono direttamente interessate da questo intervento, poiché seguono un regolamento a parte.
Di conseguenza, secondo gli autori dello studio, i prodotti chimici con proprietà altamente tossiche possono essere utilizzati legalmente nella produzione di materiali che entreranno a contatto con gli alimenti, ma non in altri prodotti di largo consumo come computer, tessuti e vernici, anche se l’esposizione attraverso materiali destinati al contatto alimentare possono risultare molto più rilevanti.
Consulta qui l’elenco Sobstitute It Now! e qui il database con tutte le info sulle singole sostanze
Marta Albè
Leggi anche: