Lucciole: 5 cose che (forse) NON sai sugli insetti più luminosi e affascinanti di tutti

Sono tra gli insetti più amati dell'estate anche se ne avvistano sempre meno, ma sapete proprio tutto sulle lucciole? Ecco le curiosità più interessanti

Le lucciole riescono a rendere speciali le notti d’estate per chi ha la fortuna di vederle comparire in un parco o in un giardino con i loro piccoli bagliori.

In Europa troviamo in prevalenza tre specie di lucciole, due delle quali sono presenti anche in Italia dove sono state catalogate 18 specie di lucciole, molte delle quali endemiche e caratteristiche di determinate Regioni o aree circoscritte (come ad esempio specie Lamprohiza boieldieui e Lampyris vesuvius) 

Purtroppo nel mondo le lucciole sono in via di estinzione, a causa dell’inquinamento, dell’impiego di pesticidi e della distruzione degli habitat naturali. (Leggi anche: Perché le lucciole stanno scomparendo (e cosa possiamo fare )

Riuscire a vedere le lucciole di questi tempi è davvero una fortuna. E si sta creando anche il paradosso che più tentiamo di volerle vedere e più le mettiamo a rischio

Ma siete sicuri di sapere proprio tutto sulle lucciole? Ecco a voi 5 curiosità sulle lucciole che forse non conoscevate.

Perché le lucciole emettono luce?

Le lucciole emettono luce quando, in presenza di ossigeno e grazie all’azione dell’enzima luciferasi, avviene l’ossidazione della luciferina, che si trasforma in ossiluciferina. La lunghezza d’onda della luce emessa dalle lucciole oscilla tra i 500 e i 650 nanometri, mentre l’intensità della luce varia a seconda della specie.

Sincronia

Le lucciole della specie P. carolinus, che si illuminano in sincronia, hanno una vita piuttosto breve, che prosegue solo da 2 a 4 settimane dopo il raggiungimento dell’età adulta, secondo la naturalista Lynn Faust. Perciò in questo lasso di tempo le lucciole impiegano tutte le proprie energie per la riproduzione e offrono spettacoli luminosi davvero stupefacenti, illuminandosi in perfetta sincronia.

Femmine cannibali

Si tratta di una caratteristica probabilmente poco nota per quanto riguarda le lucciole femmine. Gli entomologi hanno soprannominato le lucciole femmine del genere Photuris “Femme Fatales” perché si nutrono delle lucciole maschio P. carolinus attaccandole con una speciale mossa, chiamata “Hawking”. Le lucciole femmine Photuris lampeggiano imitando le femmine P. carolinus. In questo modo attirano i maschi P. caolinus che vanno, loro malgrado, incontro alla morte invece che all’accoppiamento. Ciò accade poiché le lucciole femmine Photuris sono alla ricerca di sostanze nutrienti supplementari in vista della deposizione delle uova.

Sono dotate di veleno

Molte lucciole compongono sostanze difensive simili al veleno ritrovato nei rospi. I predatori non gradiscono tali sostanze e hanno imparato ad evitare di nutrirsi delle lucciole. Le lucciole del genere Photuris non sono dotate di veleno, ma sono in grado di assorbirlo mangiando altre lucciole. In questo modo il veleno assorbito passa alle uova, per salvaguardare le generazioni future.

Si difendono…col sangue

Le lucciole sincroni del genere P. carolinus non sono però completamente indifese. Se vengono attaccate da una “Femme Fatale” emettono un po’ del loro sangue, secondo un fenomeno che gli scienziati definiscono “emorragia di riflesso”. Il sangue coagula formando una massa appiccicosa nella bocca della lucciola cannibale dando a volte alla vittima il tempo di scappare.

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