“Sono single per colpa degli autobus”. Dopo questa battuta ironica sul suo blog, Iacopo Melio un ragazzo disabile di 22 anni, che vive a Cerreto Guidi, in provincia i Firenze, ha lanciato una vera e propria battaglia contro le barriere architettoniche, con particolare riferimento agli autobus e ai treni. E su Twitter è nato l’hashtag #vorreiprendereiltreno.
“Sono single per colpa degli autobus”. Dopo questa battuta ironica comparsa sul suo blog, Iacopo Melio, un ragazzo disabile di 22 anni, che vive a Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, ha lanciato una vera e propria battaglia contro le barriere architettoniche, con particolare riferimento agli autobus e ai treni. E su Twitter è nato l’hashtag #vorreiprendereiltreno.
Sembra che l’iniziativa stia attirando anche l’attenzione dei politici. Sarà la volta buona per intervenire e facilitare la vita dei disabili che vorrebbero utilizzare senza troppi problemi e in autonomia i mezzi pubblici?
Iacopo è affetto dalla sindrome di Escobar, una malattia genetica che lo costringe a spostarsi con la sedia a rotelle. Per lui, come per molte altre persone disabili, prendere i mezzi pubblici, soprattutto treni e autobus, può rappresentare un ostacolo insormontabile. Purtroppo sono ancora numerosi i bus e i convogli che non prevedono uno spazio e delle attrezzature dedicate ai disabili.
Qualche settimana fa Iacopo ha deciso di contattare direttamente su Twitter l’ex ministro all’Istruzione Maria Chiara Carrozza, rispondendo ad un suo tweet che recitava “Oggi di ritorno da Roma con un treno magnifico partito alle sei #ioprendoiltreno“. Questa la risposta pronta di Iacopo: “I treni di noi plebei non sono mai magnifici, soprattutto per noi disabili che di rado li troviamo attrezzati #vorreiprendereiltreno“.
Nel giro di poche ore, la campagna lanciata da Iacopo si è diffusa ed è diventata virale sul web. Il ragazzo ha spiegato che ogni volta che deve prendere il treno è costretto a chiamare la stazione, per sapere a che ora passerà un convoglio adatto alle sue esigenze. Ecco il suo appello, rivolto a tutti noi, ma soprattutto ai politici e a chi potrebbe intervenire per migliorare la situazione:
“Io la ragazza dei miei sogni, se non monto su un mezzo pubblico, proprio non la potrò mai trovare. Non vi chiedo di cambiare le cose perché un cittadino deve poter andare dove vanno tutti gli altri. Non ve lo chiedo perché siamo tutti uguali; perché la libertà dovrebbe essere un diritto sacro-santo. Non vi chiedo di rendere treni, pullman, taxi, aerei, traghetti e dischi volanti agibili perché è la cosa più civile e naturale che si possa pensare in un Paese Democratico. Né tantomeno perché sarebbe il caso, d’ora in avanti, di spendere quei pochi soldi rimasti in maniera intelligente. Ve lo chiedo perché sono stanco di essere single ‘per scelta’. Vostra, ovviamente”.
Il popolo del web si sta già attivando per supportare la campagna di Iacopo che non è personale, ma è per chiunque, sia per i giovani che per gli anziani che per qualsiasi persona che per un periodo lungo o breve della propria vita si trovi a dover affrontare delle difficoltà di movimento e di spostamento.
Iacopo ringrazia tutti così su Facebook e ci invita ancora a supportarlo: “Grazie a chi mi ha aiutato a scatenare tutto questo in pochissime ore, inaspettatamente. A chi ci ha messo la faccia, la penna e il foglio, il sorriso, il pensiero, due minuti…Non credo di aver fatto niente di speciale: ho fatto quello che potevo, con i mezzi che ho. Nulla di più…Per tutto il resto, proviamo a continuare a lottare”.
Allora diffondiamo e sosteniamo la campagna di Iacopo sul web con l’hashtag #vorreiprendereiltreno.
Marta Albè
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