Haagen-Dazs ha deciso di ritirare dal mercato Usa almeno 10 mila confezioni di gelato a causa del possibile rischio di allergie. Il pericolo è determinato da un errore di etichettatura dei barattoli di gelato.
Haagen-Dazs ha deciso di ritirare dal mercato Usa almeno 10 mila confezioni di gelato a causa del possibile rischio di allergie. Il pericolo è determinato da un errore di etichettatura dei barattoli di gelato.
I prodotti con etichettatura errata sono stati distribuiti in Delaware, Florida, Maryland, North Carolina, New Jersey, New York, Pennsylvania, South Carolaina, Virginia e West Virginia. I prodotti Haagen Dazs distribuiti in Canada o altrove nel mondo non avrebbero subito alcun errore di etichettatura.
Il ritiro riguarda infatti esclusivamente le confezioni di gelato dove l’etichetta del barattolo non corrisponde all’etichetta del coperchio. Sono a rischio coloro che soffrono di allergia a noci, noccioline e frutta secca.
Il problema di errori nell’etichettatura riguarda il gelato che riporta sulla confezione la dicitura “Häagen-Dazs Chocolate Chocolate Chip Ice Cream” (UPC 74570-08400) e sul coperchio l’indicazione “Häagen-Dazs Chocolate Peanut Butter” (Lotto 24-52 4133580418D e scadenza il 13 maggio 2015).
Come spiega l’azienda sul proprio sito web, i consumatori che soffrono di grave allergia o sensibilità alle noccioline possono correre il rischio di una reazione allergica se consumeranno la confezione di gelato al burro d’arachidi, etichettato per errore come gelato con gocce di cioccolato.
L’errore di etichettatura è stato identificato da un consumatore, che lo ha comunicato ai produttori. L’azienda sta investigando per comprendere le cause dell’incidente e sta lavorando con la Food and Drug Administration per potenziare le procedure di richiamo dal mercato. Sta inoltre collaborando con Food Allergy Research & Communication per mettere in guardia la clientela dal rischio di reazioni allergiche.
Coloro che avessero acquistato il prodotto in questione dovranno chiamare il numero verde 800-993-8924 e seguire le indicazioni dell’azienda, che fa capo alla multinazionale Nestlé. per capire se sarà possibile restituire il prodotto e ricevere un rimborso.
Marta Albè
Fonte foto: www.wkrb13.com
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