Yuri è stato liberato dagli stabulari dell'università di Modena nel 2012 ed è stato affidato al centro di recupero di Monte Adone. Yuri ora è salvo, ma porterà per sempre tatuato sul petto il suo numero identificativo all'interno dello stabulario del laboratorio di vivisezione – il 210 – il segno indelebile del suo terribile passato.
Yuri è stato liberato dagli stabulari dell’università di Modena nel 2012 ed è stato affidato al centro di recupero di Monte Adone. Yuri ora è salvo, ma porterà per sempre tatuato sul petto il suo numero identificativo all’interno dello stabulario del laboratorio di vivisezione – il 210 – il segno indelebile del suo terribile passato.
Ed era solo un cucciolo. Quando arrivò nel centro dimostrò un importante deficit motorio, derivante dalla scarsa possibilità di movimento nella gabbia in cui era rinchiuso, tanto che non riusciva nemmeno ad arrampicarsi. Era poi incapace di socializzare correttamente coi suoi simili. Un altro primate, Ghirda, che da sempre mostrava un forte senso materno, ha accettato immediatamente Yuri, tanto da fargli da madre e insegnargli a vivere. Ora i due vivono sereni insieme.
Questo è quello che gli animalisti chiedono anche per gli altri macachi prigionieri dei laboratori dell’Università di Modena: vivere. All’interno dell’Università, infatti, un nucleo di macachi è da anni vittima della vivisezione. Qui vengono fatti riprodurre, usati per esperimenti, e infine stremati, soppressi, per lasciare il posto ad altri che nasceranno e faranno la stessa fine.
La nuova legge vieta la possibilità di allevamento, e quindi l’Università di Modena non potrà più continuare con questo ciclo di morte, e si pone di fronte al bivio tra interrompere gli esperimenti, o comprare gli animali da allevamenti fuori Italia.
“Numerose Associazioni animaliste hanno più volte ribadito la propria disponibilità a farsi carico dei Macachi superstiti per metterli a dimora in un parco faunistico adatto alle loro caratteristiche etologiche senza alcun onere per l’ Università, I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO CHE sia immediatamente interrotta la sperimentazione su primati presso lo stabulario dell’Università di Modena e Reggio Emilia; sia accolta la richiesta della dismissione di tutti i primati stabulati e la cessione a un Centro di recupero idoneo a garantire il benessere psico-fisico degli animali”, si legge nella petizione lanciata per salvare i macachi.
Purtroppo a oggi i macachi a Modena sono ancora vittime della ricerca. E il 28 ci sarà un corteo proprio a Modena per chiedere la libertà degli animali. Solo con la voce di tutti otterremo la loro libertà, unisciti al corteo!Aderiscono Animal Amnesty, AnimAnimale. LAV MODENA – Lega Anti Vivisezione – Sede Territoriale di Modena, Oipa Modena e provincia, Animal Defenders, ZOE associazione, E.N.P.A. Parma,E.N.P.A. Modena, LAV Reggio Emilia.
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Roberta Ragni
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