La fotografa ambientale Mandy Barker è riuscita a raccogliere ben 769 palloni da calcio andati persi nel mondo, in particolar modo sulle spiagge, grazie alla collaborazione dei cittadini. I palloni le sono stati inviati da 41 differenti Paesi e isole e da 144 spiagge. Si tratta di un buon numero di palloni ritrovati, che può risultare utile per sensibilizzare al tema dei rifiuti.
La fotografa ambientale Mandy Barker è riuscita a raccogliere ben 769 palloni da calcio andati persi nel mondo, in particolar modo sulle spiagge, grazie alla collaborazione dei cittadini. I palloni le sono stati inviati da 41 differenti Paesi e isole e da 144 spiagge. Si tratta di un buon numero di palloni ritrovati, che può risultare utile per sensibilizzare al tema dei rifiuti.
Barker è interessata ad enfatizzare l’impatto ambientale della plastica e dei rifiuti che si accumulano negli oceani. È nata così la collezione Penalty, con lo scopo di sensibilizzare al problema dell’inquinamento di mari, oceani e spiagge. Il pallone diventa l’oggetto emblematico del problema, non a caso proprio durante i mondiali di calcio.
I palloni raccolti provenivano da 43 differenti marchi, con particolare riferimento a Adidas, Sondico e Bellco. Quasi tutti sono stati fotografati sul luogo in cui sono stati recuperati e così com’erano, cioè non lavati. Alcuni contenevano acqua di mare, mentre altri non erano del tutto gonfi.
Altri palloni si erano trasformati in rifugi per gli animali di mari e spiagge, come formiche e granchi. Altri probabilmente erano stati morsi da tartarughe e pesci. Sono 32 le squadre qualificate ai mondiali di calcio. Prendendo questo numero come simbolo, Barker ha realizzato le foto di 32 palloni da tutto il mondo.
Alcuni palloni, dopo essere finiti in mari e oceani, girano il mondo. Un pallone del Manchester United è stato ritrovato sulla costa Ovest dell’Australia, mentre un altro pallone della African World Cup 2010 è stato recuperato in Brasile. Analizzando le scritte e le date presenti sui palloni, si può ricostruire una linea cronologica.
Nella collezione c’è un pallone targato Frido, che è uno dei primi palloni da calcio realizzati con materie plastiche tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Tutti i palloni recuperati sono entrati a fare parte di una serie composta da 4 immagini, ognuna delle quali mostra palloni raccolti in diverse aree. La fotografa ha inoltre dato vita alla serie Soup, i cui scatti comprendono tutti i rifiuti raccolti nel Nord dell’Oceano Pacifico.
Marta Albè
Fonte foto: mandy-barker.com
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