Provano a costruire un lago artificiale e si ritrovano circondati dal deserto

In Cina un lago artificiale diventa un disastro ambientale

A Zhengzhou, capitale della provincia di Henan, in Cina, un lago artificiale è stato un completo fallimento. A Zhengzhou ora c’è un pasticciaccio di sabbia. Madre Natura qui si è ribellata all’uomo incapace di trattarla con i guanti di velluto.

L’amministrazione della città cinese – nota, tra l’altro, per la presenza di uno degli edifici più alti costruiti nel 2013 (240m) – bene ha pensato di creare un lago artificiale in periferia. E ora la sabbia è ovunque, alta circa 10 metri, e copre un’area grande quanto quattro campi da calcio.

Con grosso scontento, ovvio, dei residenti di Zhengzhou.

Pare che l’idea all’origine fosse pure carina. L’intenzione dei progettisti era quella di creare un ameno lago ai margini della città, toccando una fonte d’acqua naturale, il vicino Dragon Lake, e rimuovendo migliaia di tonnellate di sabbia intorno a quel bacino.

Ma la Natura non era d’accordo e ha detto la sua facendo in modo che il bacino d’acqua si prosciugasse e lasciasse dispersi quintali e quintali di sabbia. In questo modo si è creato un autentico deserto in città. Insomma, quello che doveva essere un progetto per un paesaggio verde si è trasformato in un vero disastro ecologico. Ora ci sono qui e lì enormi dune di sabbia che stanno uccidendo la vegetazione della zona. La sabbia, secondo i racconti, nelle giornate calde e ventose arriva anche nel centro della città, rovinando auto e costringendo la gente a indossare maschere per il viso.

Le autorità sono attualmente alla ricerca di una qualche soluzione, ma a giudicare dalla portata del disastro non si tratterà di tempi brevi. Insomma, sempre bravi a procurarcele le catastrofi, eh?

Germana Carillo

Foto: CFP/CRI Online

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