Stop agli Ogm in Francia. In Francia il fronte anti-Ogm festeggia una nuova vittoria. Il Parlamento francese ha approvato in modo definitivo la proposta di legge che vieta la coltivazione di mais geneticamente modificato e di qualsiasi altra varietà Ogm che l’Europa approverà in futuro, compreso il mais Pioneer 1507 di DuPont.
In Francia il fronte anti-Ogm festeggia una nuova vittoria. Il Parlamento francese ha approvato in modo definitivo la proposta di legge che vieta la coltivazione di mais geneticamente modificato e di qualsiasi altra varietà Ogm che l’Europa introdurrà in futuro, compreso il mais Pioneer 1507 di DuPont.
Si tratta di un’importante traguardo che premia l’impegno degli ambientalisti e che rispecchia le posizioni di numerosi politici francesi contrari agli Ogm e all’operato delle relative multinazionali. La nuova legge prevede la distruzione dei campi coltivati con sementi Ogm dagli eventuali trasgressori.
Lo scorso 2 maggio un centinaio di attivisti francesi, guidati all’eurodeputato José Bové o membri di Greenpeace, sono stati protagonisti di un blitz presso un campo francese coltivato con mais Ogm. Hanno strappato le piante di mais transgenico ancora giovani per sostituirle con il mais bio in una porzione di terreno di 11 ettari situata alla periferia di Tolosa. Gli attivisti hanno srotolato degli striscioni con messaggi forti e chiari: “Ogm, contaminazione in corso” e “Un campo trovato, dieci nascosti?”.
La decisione francese di dire stop agli Ogm sarebbe avvenuta per due ragioni principali: la preoccupazione per i danni all’ambiente e all’agricoltura e la constatazione che il divieto di coltivazione del mais Monsanto non avrebbe provocato alcun effetto negativo sull’economia del Paese. Scivolano dunque sempre più in basso le ipotesi del ricorso agli Ogm come strumento per risollevare l’economia agricola. I parlamentari francesi avranno tenuto conto anche del discusso studio condotto Oltalpe sui possibili effetti negativi degli Ogm sulla salute?
La messa al bando francese segue di poche settimane la decisione del Tar del Lazio di riconfermare la validità del decreto interministeriale che vieta la coltivazione di Ogm in Italia. Ora si attendono gli interventi dall’alto che dovrebbero vedere protagonista il nostro Paese durante il semestre di presidenza europea. L’UE dovrebbe modificare la Direttiva 2001/18/CE per consentire agli Stati membri di decidere in autonomia se limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul proprio territorio.
Come sottolinea la Coldiretti, sono soltanto 5 su 28 i Paesi europei a dare ancora spazio alla coltivazione di Ogm, con particolare riferimento al mais Monsanto (unica varietà al momento approvata dall’UE). Si tratta di Spagna, Portogallo. Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania. La speranza è che l’Italia possa rimanere ferma sulle proprie posizioni ed essere d’esempio, insieme alla Francia, per vietare la coltivazione di Ogm in tutta Europa.
Marta Albè
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