Il pangolino non è un animale feroce. In bocca non ha nemmeno i denti. E non è neanche veloce. La sua unica difesa sono le sue scaglie cornee costituite di cheratina che, sovrapponendosi l'una all'altra, formano una sorta di "corazza a piastre".
Il pangolino non è un animale feroce. In bocca non ha nemmeno i denti. E non è neanche veloce. La sua unica difesa sono le sue scaglie cornee costituite di cheratina che, sovrapponendosi l’una all’altra, formano una sorta di “corazza a piastre”.
Solo il ventre, la parte interna delle zampe, il muso e le parti laterali del capo sono scoperti. La corazza è costruita in modo da permettere all’animale di appallottolarsi se spaventato. Le scaglie sono affilate e possono essere usate come armi.
Ma, a quanto pare, non è sufficiente nemmeno questo per proteggere l’animale dagli esseri umani. I pangolini, infatti, sono utilizzati come “ingrediente” sia nella medicina tradizionale asiatica che in alcuni piatti tipici.
Ci sono otto specie di pangolino e tutte e otto sono in declino, procedendo velocemente verso la via dell’estinzione. Le specie attuali vivono nelle zone tropicali dell’Asia meridionale e del sudest e dell’Africa subsahariana. È proprio qui, in particolare in Namibia, che il Rare and Endangered Species Trust ha filmato un esemplare mentre si rotola nel fango, divertendosi come si divertirebbe un bimbo in un Luna park.
In realtà, però, rotolarsi nel fango è più che un semplice divertimento. Il fango può aiutarlo nella lotta ai parassiti e a raffreddare la sua temperatura corporea.
Roberta Ragni
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