Caldo record in questo inverno. Quello del 2014, insieme al mese di febbraio, è al secondo posto tra i più caldi e i più piovosi degli ultimi 200 anni. Lo ha rivelato l'ultima analisi condotta dall'Isac-Cnr
Caldo record in questo inverno. Quello del 2014, insieme al mese di febbraio, è al secondo posto tra i più caldi e i più piovosi degli ultimi 200 anni. Lo ha rivelato l’ultima analisi condotta dall’Isac-Cnr.
Secondo gli esperti, non solo temperature più calde rispetto alla media ma anche piogge più abbondanti che fanno seguito a quanto accaduto agli altrettanto anomali mesi di dicembre e gennaio.
Febbraio è risultato ampiamente sopra la media delle temperature con un’anomalia superiore di 2,5 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento (1971-2000), risultando così il secondo febbraio più caldo dal 1800 ad oggi dopo quello del 1990, che presentò un’anomalia di +2,7, ha spiegato Michele Brunetti responsabile della Banca dati climatologica dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche, secondo cui quello in corso è “un inverno piuttosto anomalo sia dal punto di vista termometrico che pluviometrico”.
Prima dei +2,7 di febbraio in più, anche dicembre e gennaio avevano mostrato temperature mediamente più elevate: dicembre 2013 e gennaio 2014 hanno avuto rispettivamente +0,8 e +2,1 gradi rispetto alla media del periodo, classificandosi come 22esimo dicembre e terzo gennaio più caldi dal 1800 ad oggi. L’immagine di seguito mostra le temperature di febbraio.
Spiega l’esperto che tali differenze hanno fatto sì che “la stagione invernale 2013/2014 sia al secondo posto tra le più calde, con un’anomalia di +1,8 gradi sopra la media, seconda solo all’inverno 2006/2007 che registrò un’anomalia di +2 gradi”. Ma a differenza dell’inverno 2006/2007, che fu abbastanza secco, quello appena concluso è stato molto piovoso, “con un 62% di precipitazioni in più rispetto alla media 1971-2000 e rientrando così tra i primi 15 più piovosi della serie bisecolare”. L’immagine mostra le temperature di questo inverno.
La situazione peggiore è stata nel nord Italia, dove sono caduti oltre il doppio dei millimetri di precipitazione che solitamente caratterizzano l’inverno, stabilendo un nuovo record per l’Italia settentrionale, il terzo più piovoso di sempre dopo quelli del 1951 e del 1826.
Di recente, un altro studio del Cnr ha stimato che le abbondanti piogge di questo inverno potrebbero tradursi in un’estate secca. Che qualcosa stia accadendo al clima, ormai è certo anche se ancora c’è chi sostiene che i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale siano solo frutto della fantasia.
Francesca Mancuso
Foto: Isac Cnr
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