Immagini che sembrano troppo perfette per essere vere. Si tratta delle fotografie scattate per rendere indelebile Desert Breath, un progetto di Land Art cha ha portato alla creazione di meravigliose geometrie nel deserto. Le creazioni richiamano le forme della natura che possiamo trovare nelle piante, nell’acqua e nell’universo.
Immagini che sembrano fin troppo perfette per essere vere. Si tratta delle fotografie scattate per rendere indelebile Desert Breath, un progetto di Land Art cha ha portato alla creazione di meravigliose geometrie nel deserto. Le creazioni richiamano le forme della natura che possiamo trovare nelle piante, nell’acqua e nell’universo.
Le creazioni geometriche creano scenari surreali nel deserto egiziano. La sua superficie è stata utilizzata come se fosse una tela per dipingere. Invece di colori e pennelli, però, come materiale artistico principale troviamo la sabbia. Viste da terra, le geometrie sarebbero ancora più sorprendenti.
Infatti, molte delle forme coniche che nelle foto possiamo ammirare dall’alto, raggiungono un’altezza che può superare quella di un uomo. Si tratta dunque di componenti piuttosto imponenti, che danno vita ad un risultato molto gradevole, rilassante e quasi ipnotico per la vista.
La scelta di dare forma a delle spirali, di creare disegni circolari e di evidenziare nettamente il centro ricorda la realizzazione dei mandala tibetani. Il merito della loro creazione va all’artista Danae Stratou e agli architetti Alexandra Stratou e Stella Constantinides. Hanno lavorato insieme per due anni per dare vita al progetto Desert Breath, il respiro del deserto.
La realizzazione del progetto si estende su una superficie di 100 mila metri quadrati e ha richiesto lo spostamento di 8 mila metri quadrati di sabbia. La creazione si trova tuttora al centro del deserto d’Egitto ed è rientrata nelle riprese satellitari per la composizione delle mappe di Google Maps. Ci troviamo, per la precisione, in una delle località del Governatorato del Mar Rosso.
Il progetto è nato dal desiderio comune dell’artista e degli architetti di dare vita ad un’opera creativa in un luogo insolito e significativo come il deserto. Proprio nel deserto è possibile vivere l’esperienza dell’infinito. Il deserto stesso viene considerato non soltanto come un paesaggio, ma come un vero e proprio stato della mente. Il punto di partenza della creazione è rappresentato dalla realizzazione di forme coniche che potessero essere ammirate dall’alto e che risultassero utili a dare vita ad un’opera tridimensionale.
Il centro ha un diametro di ben 30 metri. I volumi conici sono parte di due spirali che si dipanano seguendo angolazioni differenti. La creazione finale soddisfa due obiettivi: la possibilità di ammirare una geometria perfetta grazie all’osservazione dall’alto e quella di dedicarsi ad un esperienza fisica e spirituale, camminando lungo i sentieri tracciati dalle spirali. Desert Breath è stato creato nel 1997. La sua progressiva e lenta disgregazione rappresenta uno strumento per segnalare e misurare lo scorrere del tempo.
Marta Albè
Fonte foto: danaestratou.com
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