Dopo lo scandalo pink slime, una nuova preoccupazione raggiunge i consumatori degli Stati Uniti. Si tratta della presenza nei panini dei fast food, ma anche nelle farine, e non solo, di un additivo sospetto, utilizzato non soltanto nella produzione alimentare, ma anche nella fabbricazione delle materie plastiche.
Dopo lo scandalo pink slime, una nuova preoccupazione sta risvegliando le coscienze dei consumatori degli Stati Uniti che si stanno mobilitando in massa per escludere l’Azodicarbonamide dai cibi industriali. Si tratta di un additivo largamente utilizzato nei panini confezionati, soprattutto quelli utilizzati dalle catene di fast food, impiegato non soltanto nella produzione alimentare, ma anche nella fabbricazione delle materie plastiche.
L’Azodicarbonamide noto con la sigla E927 è una polvere cristallina, inodore, impiegata soprattutto nella produzione della farina, per sbiancarla, migliorarne l’aspetto e facilitare la lievitazione. Al di fuori dell’industria alimentare, la medesima sostanza viene usata per ottenere materie plastiche. Il suo impiego è bandito in Europa dal 2005 per quanto riguarda la fabbricazione di articoli destinati ad entrare in contatto diretto con il cibo.
L’E927 negli Stati Uniti viene utilizzato per la produzione di materie plastiche che rientrano nella fabbricazione di prodotti quali suole delle scarpe, finta pelle e tappetini per lo yoga e la palestra. A livello alimentare è comunemente impiegato nei fast food, per quanto riguarda panini e farine, poiché rende il pane più morbido e elastico.
Tutto nasce dalla petizione online lanciata dalla food blogger Vani Hari, autrice del blog Food Babe contro la catena di fast food Subway che in pochi giorni (è approdata online lo scorso 4 febbraio) è riuscita a raccogliere più di 78 mila firme e a generare indignazione nei consumatori tanto da indurre l’azienda a eliminare quanto prima l’E927 dalla propria linea produttiva. Ma ormai il vaso di pandora è stato aperto e il web americano si sta scatenando contro tutte le altre realtà che utilizzano questa sostanza. L’E927 verrebbe utilizzato anche da McDonald’s, Burger King, Wendy’s, Dunkin Donuts e da altre catene di fast food popolari negli Usa.
Si ritiene che l’E927 possa causare asma e rappresentare una potenziale sostanza cancerogena. Sebbene l’additivo sia stato approvato sia dall’USDA che dall’FDA, il Center for Science in the Public Interest vorrebbe che fosse messo al bando, per via del possibile rischio di cancro. L’E927 è già stato vietato in Europa per quanto riguarda l’impiego come additivo alimentare.
Per quanto riguarda l’Europa, infatti, l’additivo alimentare E927 non è inserito all’interno del database Food Additives della Commissione Europea, poiché il suo utilizzo non è permesso.
Troviamo invece l’additivo indicato con la sigla E927b, conosciuto anche come Carbamide, il cui impiego è autorizzato nella produzione di chewing gum, secondo la normativa (EU) No 1129/2011, applicabile dal 01/06/2013.
Una storia che ricorda a tutti il potere che abbiamo noi consumatori per salvaguardare il sacro santo diritto di sapere cosa stiamo veramente mangiando.
Marta Albè
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