Bisfenolo A, mentre è in corso la valutazione dell’Efsa sui rischi per la salute del Bpa, come possiamo fare per proteggere noi stessi e le nostre famiglie? Il bisfenolo A è purtroppo presente in gran parte dei materiali utilizzati per la fabbricazione di contenitori e confezioni per alimenti e bevande, comprese bottiglie di plastica, lattine e barattoli di latta per bevande e alimenti.
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Bisfenolo A, mentre è in corso la valutazione dell’Efsa sui rischi per la salute del Bpa, come possiamo fare per proteggere noi stessi e le nostre famiglie? Il bisfenolo A è purtroppo presente in gran parte dei materiali utilizzati per la fabbricazione di contenitori e confezioni per alimenti e bevande, comprese bottiglie di plastica, lattine e barattoli di latta per bevande e alimenti.
Probabili danni al fegato e ai reni, pericoli per lo sviluppo del feto e del neonato, oltre che per il sistema endocrino, sono soltanto alcune delle conseguenze negative che potrebbero essere legate all’esposizione del nostro organismo al Bpa. Ora dagli Stati Uniti giunge un nuovo studio, che pone in correlazione bisfenolo A e cancro.
Secondo gli esperti statunitensi, l’esposizione al bisfenolo A potrebbe causare la comparsa di tumori a livello del fegato. Sono necessarie ulteriori conferme dei dati raccolti, ma i risultati dello studio in questione, pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives, hanno comunque destato la preoccupazione degli esperti. La quantità di bisfenolo A coinvolta nell’esposizione a tale sostanza potrebbe giocare un ruolo fondamentale. Il bisfenolo A potrebbe causare gravi danni per la nostra salute. In attesa di nuove conferme, come possiamo iniziare a proteggere noi stessi e la nostra famiglia dal bisfenolo A?
Come limitare la nostra esposizione al BPA? Ecco alcuni consigli utili.
Prodotti confezionati
Secondo uno studio pubblicato da Environmental Health Perspectives, è possibile ridurre il livello di esposizione al Bpa evitando il più possibile i cibi confezionati. Già in soli 3 giorni si noterebbero i primi risultati. I 20 partecipanti, provenienti da 5 famiglie, hanno seguito una dieta basata su alimenti freschi, non confezionati, privi di contenitori di plastica e di latta. In soli 3 giorni i livelli di Bpa nelle urine si sono ridotti in media del 66% e quelli di ftalati del 53-66%. Con il ritorno ad una dieta basata su cibi confezionati, i livelli di Bpa sono risaliti alle quantità precedenti.
Acqua
Come scegliere l’acqua più sicura? Per evitare il contatto con il Bpa rilasciato dal contenitore al contenuto, sarebbe bene preferire acqua di rubinetto (nelle città in cui è potabile), oppure acquistare acqua in bottiglie di vetro. Utilizzate le bottiglie di vetro anche per prelevare l’acqua dalle fontanelle comunali.
Bottiglie di plastica
Le bottiglie di plastica non vengono utilizzate soltanto per l’acqua, ma anche per altre bevande, ad esempio per i succhi di frutta. Cercate di preferire le bevande contenute in bottiglie di vetro e, se potete, preparate succhi di frutta e frullati in casa.
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Bibite gassate
Le bibite gassate potrebbero contenere tracce di bisfenolo A proveniente dalle bottiglie di plastica o dalle lattine. Di per sé, le bibite gassate non sono certo un toccasana per la salute. È possibile evitarle o limitarne il consumo a rare occasioni.
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Contenitori di latta
Il problema del Bpa che potrebbe essere contenuto nelle lattine non riguarda soltanto le bibite gassate, ma anche le confezioni degli alimenti conservati, come passata di pomodoro, mais e legumi in scatola. Preferite prodotti confezionati in bottiglie e in barattoli di vetro.
Tetra Pak
Acquistare bevande e alimenti confezionati in Tetra Pak rappresenta un’opzione sicura per chi desidera evitare la presenza di bisfenolo A nel packaging. Infatti, i contenitori in Tetra Pak, nonostante siano costituiti in parte da plastica, non contengono bisfenolo A. La percentuale di plastica di tali confezioni, pari a circa il 20%, è costituita interamente da polietilene e polipropilene, che, per loro composizione e in accordo con i fornitori di materie prime, non annoverano questa sostanza fra i costituenti.
Borraccia
Per evitare di portare con voi la classica bottigliette di plastica usa-e-getta in palestra, fuori casa e mentre fate sport, è consigliabile optare per una borraccia. Ma attenzione. Anche le borracce possono contenere bisfenolo A. Scegliete dunque una borraccia Bpa Free.
Microonde e cucina
In generale sarebbe bene limitare il più possibile la cottura in microonde, dato che vi sono dei dubbi sulla reale sicurezza di questo elettrodomestico. Una delle maggiori preoccupazioni riguarda l’utilizzo di contenitori di plastica per riscaldare il cibo, un processo mediante cui potrebbero cedere Bpa agli alimenti. In cucina evitate il più possibile i contenitori di plastica per conservare gli alimenti, sostituendoli con quelli in vetro. Lo stesso discorso vale per i bicchieri di plastica, per i piatti e le posate. Potrete sostituire gli utensili in plastica con quelli in legno, mestoli e taglieri compresi. Prima di acquistare prodotti in plastica, controllate la presenza di una eventuale etichetta Bpa Free.
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Giocattoli
Cercate di scegliere il più possibile giocattoli sicuri per i vostri bambini. Siate certi della loro provenienza e fate attenzione alle possibili frodi, in modo che non contengano sostanze tossiche. Ricordate che esistono delle alternative ai giocattoli di plastica. Pensiamo ai giocattoli in legno, alle bambole di stoffa e ai giochi che potrete creare a mano con del semplice cartoncino.
Prodotti sfusi
In generale il consiglio migliore per limitare il più possibile l’esposizione del nostro organismo al Bpa riguarda l’acquisto di prodotti sfusi o comunque privi di confezioni di plastica o di latta. Per fare qualche esempio: frutta e verdura fresca, legumi secchi, pasta e riso e ogni alimento il più possibile privo di involucri che potrebbero contenere Bpa.
Marta Albè
Fonte foto: diytrade.com
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