Piste ciclabili protette: a Minneapolis nascono dal basso con le… fioriere

A Minneapolis il primo esperimento di piste ciclabili protette "pop-up"

Piste ciclabili: a Minneapolis, negli Usa, un gruppo di appassionati di biciclette ha pensato a come inculcare ai residenti e soprattutto alle autorità l’idea di una pista ciclabile protetta. E in una maniera semplice e coinvolgente.

Qui, nella popolosa città del Minnesota, estremo settentrione degli States, l’associazione Bikeways for everyone si è messa in testa l’obiettivo di costruire 30 chilometri di nuove piste ciclabili protette entro il 2020 e ha trovato il modo giusto per andare dritto al cuore del Comune e di quelle persone che amano andare in bici in città, ma – ovvio – si sentono a disagio in mezzo al traffico automobilistico.

Minneapolis, infatti, non è solo la città della eccezionale Greenway Bike Trail, la sopraelevata riservata solo alle biciclette; qui, ci sono anche le cosiddette Cycle Track che altro non sono che delle piste per bici delimitate da semplici linee orizzontali (verniciate cioè sull’asfalto), che separano dalla carreggiata vera e propria.

pop up bici 2

Con l’intento di “invogliare” la costruzione, in questa e in altre città, di piste ciclabili protette permanenti e trovare sostenitori pubblici, l’estate scorsa l’Associazione ha ottenuto il permesso di creare – al costo di 600 dollari per tutti i materiali – delle “piste pop-up“, ovvero 15 fioriere che si montano, si spostano e si smontano e delimitano il tratto in cui è possibile andare in bici senza che ti venga addosso un’auto e con buona pace dei pedoni. E lo hanno fatto in una serie di eventi on-the-road che si sono tenuti nella città di Minneapolis.

I promotori di questa iniziativa hanno voluto in pratica dare un assaggio, anche grazie a un video che riprende l’entusiasmo dei residenti, di quanto sia bello andare in bici (o anche semplicemente di vivere) in una città con piste ciclabili protette. Un esperimento che sperano venga ripreso anche in altre città degli Stati Uniti.

E qui da noi? Speriamo che almeno comincino anche solo a costruirle piste ciclabili adeguate…

Germana Carillo

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