Era uno spirito libero, Camillo, il meticcio di Sanremo diventato una star per la sua capacità di prendere l'autobus e attraversare sule strisce. Conosceva le fermate e sapeva sempre dove scendere. Così come era in grado di riconoscere il segnale acustico per l'attraversamento dei non vedenti ai semafori. Una volta si è persino infilato nel teatro Ariston durante un'edizione del festival della canzone.
Era uno spirito libero, Camillo, il meticcio di Sanremo diventato una star per la sua capacità di prendere l’autobus e attraversare sule strisce. Conosceva le fermate e sapeva sempre dove scendere. Così come era in grado di riconoscere il segnale acustico per l’attraversamento dei non vedenti ai semafori. Una volta si è persino infilato nel teatro Ariston durante un’edizione del festival della canzone.
Ora, però, Camillo non c’è più. Era stato adottato a poche settimane di vita da una commerciante del posto, titolare di un negozio di prodotti tipici. Una volta cresciuto ha iniziato ad andarsene in giro da solo per la città, dove era benvoluto da tutti. Tornava a casa solo al tramonto, lasciando molti cuori canini infranti (pare avesse numerose “fidanzate”).
Proprio per questo era stato dotato o di un sistema GPS per monitorare i suoi spostamenti. Con la sua faccetta furba e simpatica riusciva a racimolare da mangiare ovunque, nonostante avesse sempre già la pancia piena. Quando la sua famiglia lo ha dotato di un cartello con la scritta “Non datemi da mangiare, perché devo fare le analisi”, nel negozio c’è stata una processione di persone preoccupate per le sue condizioni di salute.
Camillo aveva anche una pagina Facebook, Camillo U Deffisiu. Proprio da qui è stato diramato l’annuncio della sua dipartita. Se ne è andato a 12 anni. E tutti ne sentono già la mancanza.
Roberta Ragni
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