Piatti autopulenti per ridurre gli sprechi di acqua e detersivi

Utilizzandoli, si potrebbero risparmiare migliaia di litri d'acqua ogni anno. Sono i piatti autopulenti ideati dallo studio di design svedese Tomorrow Machine. Una soluzione doppia, che da una parte risparmia l'ingrato compito di lavare i piatti e dall'altra favorisce la riduzione dei consumi d'acqua utilizzata a questo scopo

Utilizzandoli, si potrebbero risparmiare migliaia di litri d’acqua ogni anno. Sono i piatti autopulenti ideati dallo studio di design svedese Tomorrow Machine. Una soluzione doppia, che da una parte risparmia l’ingrato compito di lavare i piatti e dall’altra favorisce la riduzione dei consumi d’acqua e detersivi utilizzati a questo scopo.

I piatti autopulenti sono impregnati di uno speciale rivestimento e sono progettati per imitare le foglie della pianta di loto. In questo modo, qualsiasi traccia di sporco o di liquido semplicemente scivola via. E invece di utilizzare litri e litri d’acqua per la pulizia dopo i pasti, è sufficiente gettare i rifiuti alimentari direttamente nel compost.

Qual è il materiale ‘segreto’ che permette tutto ciò? Si tratta di un rivestimento costituito da una cera disciolta ad elevata pressione e temperatura che respinge così l’acqua, l’olio e lo sporco.

Il prototipo di tale piatto è stato realizzato per mostrare le qualità di questo nuovo materiale a base di cellulosa sviluppato da Innventia, leggero ma forte e che può essere modellato in superfici dalla doppia curvatura.

Il prodotto non solo consente di risparmiare risorse durante il processo produttivo ma anche sul suo intero ciclo di vita, non richiedendo acqua e sostanze chimiche per mantenerlo pulito”, dicono i progettisti.

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La polpa di cellulosa viene prima suddivisa in fogli, poi è pressata in uno stampo a caldo. A quel punto, il materiale diventa duro come la ceramica ma con alcuni vantaggi: è leggero e non si rompe in caso di cadute e urti, come assicura Hanna Billqvist, una delle ideatrici. Ma si tratta di una tecnologia ancora in fase di sviluppo, non ancora pronta per la diffusione commerciale.

Il team sostiene che il rivestimento è utile per l’ambiente, perché si ridurrebbero anche le emissioni generate dal riscaldamento dell’acqua utilizzata per lavare e si eviterebbe l’uso del sapone.

Francesca Mancuso

Foto: TomorrowMachine Facebook

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