È ora di abbandonare la nostra ossessione per le "specie famose" dai grandi occhioni, che è dannosa per migliaia e migliaia di altre creature bisognose. Ecco, allora, una rapida carrellata di alcune specie meno popolari ma ugualmente in via di estinzione, che presto non ci saranno più se non iniziamo ad agire anche per loro.
La maggior parte delle donazioni per la salvaguardia ambientale delle specie in via di estinzione viene destinata ogni anno ad appena una decina dei nostri animali. Sono i nostri preferiti: scimmie, elefanti, grandi felini, rinoceronti neri e panda giganti, nella top five.
L’opinione pubblica su queste creature è molto positiva, ma anche fortemente polarizzata. Eppure, non esistono animali brutti, ma soltanto specie maggiormente bisognose di tutela. Forse, allora, dovremmo sentirci in colpa per aver distrutto l’habitat anche di altre numerose altre specie animali e vegetali che suscitano meno il nostro amore.
È ora di abbandonare la nostra ossessione per le “specie famose” dai grandi occhioni, che è dannosa per migliaia e migliaia di altre creature bisognose. Ecco, allora, una rapida carrellata di alcune specie meno popolari ma ugualmente in via di estinzione, che presto non ci saranno più se non iniziamo ad agire anche per loro.
1) RANA DORATA
È una delle creature più velenose sulla terra, è la Phyllobates terribilis. Nativa della Colombia, ha abbastanza veleno nel corpo per uccidere dieci uomini adulti. Poco si sa sull’origine di tale potenza letale, anche perché gli esemplari allevati in cattività crescono “atossici”. Purtroppo, la popolazione della rana d’oro sta diminuendo ed è minacciata ulteriormente dalla deforestazione.
2) ALBATRO CODACORTA
L’albatro codacorta o di Steller (Phoebastria albatrus Pallas) è un raro uccello marino del Pacifico settentrionale. Un tempo comune, è stato portato sulla soglia dell’estinzione dal commercio delle piume da parte dei cacciatori giapponesi. Per le donne di tutta Europa erano ritenute estremamente alla moda. Per fortuna la popolazione è leggermente aumentata, ma i recenti scontri con le lenze dei pescatori continuano a decimarli.
3) COCCODRILLO DELL’ORINOCO
Crocodylus intermedius, è uno dei giganti sudamericani dell’ordine Crocodylia che popolava con milioni di esemplari il fiume Orinoco in Colombia e Venezuela. La caccia praticata indiscriminatamente nel secolo scorso lo ha quasi spazzato via. Oggi ci sono solo circa 1.500 individui.
4) COZZE DEL NORD AMERICA
Ci sono circa 300 specie di mitili che abitano il continente nordamericano, e circa il 70 per cento di loro sono estinte o in via di estinzione, secondo una stima dalla US Geological Survey. La colpa è dell’eccessiva raccolta, dell’introduzione di specie invasive e del degrado degli habitat causato soprattutto dall’inquinamento delle acque. Stanno scomparendo, portando via con loro i servizi gratuiti di filtrazione dell’acqua che hanno fornito per secoli.
5) SERPENTE CORRIDORE DI SAINT LUCIA
I serpenti sono probabilmente secondi solo ai ragni nella lista degli esseri più spaventosi agli occhi degli uomini. Il serpente più raro al mondo è il corridore di Santa Lucia, che è stato riscoperto nel 1973 dopo essere stato dichiarato estinto nel 1936. La colpa è dell’introduzione della manguste in India nel XIX secolo. Nel 2011 solo 18 esemplari sono stati censiti.
6) CONDOR CALIFORNIANIANO
Non c’è nulla di carino nel condor: è brutto, si nutre della carne in putrefazione di animali deceduti e comunica con dei versi orribili, simili a grugniti. Il condor della California (Gymnogyps californianus, G.Shaw, 1797) è un uccello appartenente alla famiglia dei Catartidi (o avvoltoi del Nuovo Mondo), ed è l’unico esemplare del genere Gymnogyps in vita.
Un tempo occupava una vasta area di diffusione che riguardava tutta la zona costiera pacifica del Nord America, dal Canada al Messico. Ma Il numero dei condor della California è crollato drammaticamente nel XIX secolo in seguito a bracconaggio, avvelenamento da piombo ed in seguito al deliberato danneggiamento del suo habitat naturale da parte dell’uomo. L’animale detiene ancora un posto nella lista del ICUN delle specie “vulnerabili”.
7) INSETTO STECCO DELL’ISOLA DI LORD HOWE
L’insetto stecco dell’isola di Lord Howe (Dryococelus australis), concosciuto anche come aragosta di terra, è un insetto dell’ordine dei fasmidi. Si pensava fosse estinto dal 1930, ma è stato riscoperto nel 2001. È estinto nel suo habitat più esteso, l’isola di Lord Howe, ed è stato battezzato come “il più raro insetto del mondo”, dato che la popolazione riscoperta consisteva in poco più di trenta individui che vivono nel piccolo isolotto della Ball’s Pyramid.
8) BLOBFISH
Il Psychrolutes marcidus vive nell’Oceano Pacifico sudoccidentale, nelle acque costiere australiane meridionali, a una profondità compresa tra i 600 e i 1.200 metri. Presenta un corpo flaccido, poco compresso ai fianchi, con testa grossa e occhi grandi. Le pinne sono ampie e arrotondate. La livrea è semplice: tutto il corpo è grigio rosato, chiazzato di bruno. La bocca e le labbra sono bianco-rosate.
Queste caratteristiche gli sono valse per vincere il titolo di animale più brutto del mondo: a lui la missione di tutelare le creature meno aggraziate del pianeta. Attualmente è a rischio di estinzione a causa della pesca a strascico sui fondali.
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Roberta Ragni
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