Terra dei Fuochi: via libera alla mappatura dei terreni agricoli in Campania

Terra dei Fuochi, via libera alla mappatura dei terreni destinati all’agricoltura. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato la direttiva per dare inizio alla mappatura dei terreni agricoli della Regione Campania. Verranno svolte indagini tecniche in proposito, in relazione all’emergenza rifiuti, come comunicato dallo stesso Ministero.

Terra dei Fuochi, via libera alla mappatura dei terreni destinati all’agricoltura. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato la direttiva per dare inizio alla mappatura dei terreni agricoli della Regione Campania. Verranno svolte indagini tecniche in proposito, in relazione all’emergenza rifiuti, come comunicato dallo stesso Ministero.

La mappatura dei terreni agricoli in Campania avverrà anche attraverso tecniche di telerilevamento, che serviranno ad accertare l’eventuale esistenza di effetti contaminanti, provocati da sversamenti e smaltimenti abusivi, che potrebbero essere legati anche alla combustione dei rifiuti.

La raccolta delle informazioni avverrà in maniera sistematica, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. Verranno eseguite procedure di classificazione e di registrazione dei terreni oggetto di indagine. Nelle indagini saranno coinvolti anche il Comando dei Carabinieri dei Nas e l’Istituto Superiore di Sanità.

“Con il provvedimento firmato a 10 giorni dall’emanazione del decreto del Governo, quindi in anticipo sui tempi previsti,ha dichiarato il ministro Lorenzinabbiamo mantenuto la promessa di voler dare ai cittadini campani risposte su quanto accaduto nei loro territori negli ultimi decenni. Il nostro impegno è volto a tutelare innanzitutto la salute dei cittadini residenti e a ridare certezza ai consumatori di prodotti alimentari campani”.

Il gruppo di lavoro sarà formato, tra l’altro, dai rappresentanti del Consiglio per la ricerca in agricoltura dell’Ispra, di Agea, della Regione Campania, di Arpa Campania e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, oltre che dell’ Istituto Zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise.

Marta Albè

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