Paesaggi quasi preistorici modellati dal vento, in gran parte rocciosi e quasi del tutto privi di vegetazione, alternati a gigantesche spiagge bianche e dune sabbiose fra le quali "perdersi" quasi come se si fosse in un vero deserto. Tutto ciò, e non solo, è Fuerteventura, la più orientale, oltre che fra le più belle, delle sette isole (le altre sono Gran Canaria, Lanzarote, Tenerife, La Palma, El Hierro e La Gomera) che compongono l'arcipelago delle Canarie , le isole dov'è sempre primavera!
Paesaggi quasi preistorici modellati dal vento, in gran parte rocciosi e quasi del tutto privi di vegetazione, alternati a gigantesche spiagge bianche e dune sabbiose fra le quali “perdersi” quasi come se si fosse in un vero deserto. Tutto ciò, e non solo, è Fuerteventura, la più orientale, oltre che fra le più belle, delle sette isole (le altre sono Gran Canaria, Lanzarote, Tenerife, La Palma, El Hierro e La Gomera) che compongono l’arcipelago delle Canarie , le isole dov’è sempre primavera!
Eh sì, perché da queste parti (siamo di fronte al Marocco, che dista circa 100 km, in pieno Oceano Atlantico, anche se le isole battono bandiera spagnola) la temperatura si mantiene costante intorno ai 21ºC, con punte quasi mai superiori ai 30° e inferiori ai 15-16ºC, e le piogge sono davvero poco frequenti (concentrate soprattutto – ma si tratta di sporadiche, lievi piogge – fra novembre e gennaio). Per tutto il resto dell’anno il sole regna sovrano (con circa 3mila ore di sole l’anno è la zona europea con la maggior quantità di ore di luce), per cui, pensateci, potrebbe essere la destinazione ideale per chi vuole fuggire dal grigiore e dalle piogge autunnali e dal freddo invernale delle nostre latitudini. E tutto a sole quattro ore circa di aereo dall’Italia. Una fuga d’inverno a prezzi anche piuttosto accessibili, dunque!
Dichiarata nel 2009 dall’Unesco Riserva della Biosfera, Fuerteventura, oltre a spiagge e mare turchese, in alcuni punti autentico eden per surfisti e windsurfisti (la spiaggia di Sotavento è inserita nel circuito della Coppa del Mondo), che vi giungono ogni anno da tutto il mondo, è un ricco scrigno di biodiversità, in parte dovuto alla sua origine vulcanica. Tutto l’arcipelago lo è e i paesaggi e i contrasti che i primordiali vulcani isolani offrono dal punto di vista paesaggistico e cromatico con i colori brillanti del mare e del cielo quasi sempre azzurro di questi luoghi, non possono non lasciare col fiato sospeso.
I fondali sono ricchissimi di specie animali fra le quali spiccano capodogli, delfini e tartarughe marine. Proprio queste ultime, in particolare quelle della specie Caretta caretta, sono state le protagoniste di un progetto di salvaguardia e reintroduzione nelle acque delle Canarie.
La Caretta caretta, una volta raggiunta la maturità, torna a deporre le uova nella stessa spiaggia dove è nata affrontando migrazioni anche di migliaia di chilometri. È così che qualche anno fa sono state rilasciate sulla spiaggia di Cofete, nel sud dell’isola, un buon numero di tartarughe, di cui si attende il ritorno per la deposizione delle uova proprio a partire dal 2014. Un motivo in più per visitare questa splendida isola!
La playa de Cofete è una delle più suggestive di Fuerteventura, lunga diversi chilometri e chiusa da alture rocciose modellate da un’erosione cominciata milioni di anni fa che conferiscono a questo luogo un’atmosfera davvero surreale.
Ma di spiagge Fuerteventura ne ha molte altre e per tutti i gusti. Fra le più belle le chilometriche distese sabbiose di Jandía che, accarezzate dal sempre suggestivo fenomeno della bassa marea, creano corridoi e passerelle naturali di sabbia in mezzo al mare sulle quali è possibile passeggiare o prendere il sole circondati dalle acque. Un’esperienza di grande suggestione, anche proprio a livello cromatico, con le lingue di sabbia bianca che contrastano con l’azzurro del mare.
Altre spiagge molto belle sono anche quelle Morro Jable, Costa Calma, El Cotillo, Caleta de Fuste. Un’esperienza assolutamente da non perdere è passeggiare fra le dune di Corralejo, nel nord dell’isola. Camminare immersi nel silenzio (soprattutto se vi si giunge al mattino presto o magari verso il tramonto) fra le dune bianche alte anche diversi metri che si estendono per diversi chilometri quadrati spingendosi lentamente fino al mare dà un senso di assoluta libertà, quasi ci si trovasse in un deserto vero.
A pochi chilometri, con imbarco dalla cittadina di Corralejo, l‘isolotto di Lobos, noto per le sue acque cristalline e le stupende calette di cui si può andare alla scoperta, volendo, anche in canoa.
Da qui il passo è breve per raggiungere una delle isole più particolari delle Canarie: Lanzarote, che custodisce l’imperdibile Parco Nazionale di Timanfaya – Montagne del Fuego. Gli scenari ricordano quelli che devono essere stati gli ambienti delle ere preistoriche dei grandi cataclismi geologici con innumerevoli coni vulcanici e crateri che, a seguito di svariate eruzioni verificatesi tra il 1730 e il 1736 e dopo il 1824, hanno ricoperto il cuore dell’isola di cenere e lapilli. I colori predominanti del paesaggio sono il nero e il grigio, oltre alle sfumature che vanno dal rosso al rame dovute ai metalli lasciati in superficie dalle eruzioni, mentre ogni tanto si scorge qualche macchia di verde di poche ardite piante che cercano di farsi spazio nell’arsura del territorio. A Lanzarote, nota anche per i suoi vigneti e per i particolarissimi sistemi di irrigazione, si può fare un’escursione in giornata o, per chi preferisce, anche di più giorni, in modo da potersi godere le belle spiagge che pure quest’isola è in grado di offrire.
Ritornati a Fuerteventura, vale la pena visitare Betancuria, la prima città costruita nelle Canarie dopo la colonizzazione, che come tale custodisce conventi e chiese risalenti al ‘600 e intorno alla quale è possibile imbattersi nelle innumerevoli coltivazioni di aloe, che, grazie al clima estremamente favorevole di queste latitudini, cresce abbondante alimentando un fiorente mercato (moltissimi sono infatti i negozietti sull’isola che la commercializzano) di prodotti a base di questa pianta ritenuta prodigiosa già dagli antichi Egizi per la cura di numerosi disturbi e patologie.
Dove alloggiare
Fuerteventura offre un’ampia gamma di strutture ricettive adatte a ogni portafoglio. Si può optare per strutture di un certo charme, alberghi piccoli e grandi, agriturismo, pensioni e buon mercato, B&B o anche villette e case private. Oppure, molto gettonati, sono anche i pacchetti all inclusive che prevedono volo e albergo con pensione completa, mezza pensione o soltanto colazione, alcuni dei quali disponibili anche con i prezzi molto convenienti dei classici coupon. Per ulteriori informazioni sul dove alloggiare: www.visitfuerteventura.es/it oppure siti di comparazione come trivago che permettono di trovare il miglior prezzo rispazrmiando tempo e denaro.
Vincenzo Petraglia