Alluvione Sardegna: gara di solidarietà. Gli appelli sui social (#forzasardegna)

La Sardegna è in ginocchio. Vittima dei cambiamenti climatici e dell'inadeguata prevenzione del rischio idrogeologico, l'isola conta i numeri di dispersi, sfollati, morti, allagamenti, e crolli. Mentre il bilancio del ciclone Cleopatra si aggrava di ora in ora e il Consiglio dei Ministri annuncia lo stato di emergenza e lo stanziamento immediato di 20 milioni di euro, sul web e sui social scatta la solidarietà, quella reale e pratica, con un'impressionante catena umana di aiuti.

La Sardegna è in ginocchio. Vittima dei cambiamenti climatici e dell’inadeguata prevenzione del rischio idrogeologico, l’isola conta i numeri di dispersi, sfollati, morti, allagamenti, e crolli. Mentre il bilancio del ciclone Cleopatra si aggrava di ora in ora e il Consiglio dei Ministri annuncia lo stato di emergenza e lo stanziamento immediato di 20 milioni di euro, sul web e sui social scatta la solidarietà, quella reale e pratica, con un’impressionante catena umana di aiuti.

A sostenere chi non ha più un posto in cui ripararsi, ci pensa la pagina Facebook “Apriamo le case ai nostri concittadini”, creata da una cittadina di Olbia, Alessandra Sanna. “A causa dell’odierna alluvione che ha colpito la nostra isola, in particolare Olbia, invito tutti i miei contatti ad aprire la loro casa per ospitare chi ha difficoltà ad arrivare alla propria abitazione. Aiutiamoci tra di noi!, recita la descrizione della Pagina.

Da qui parte l’immensa lista, testimonianza reale del grande cuore degli Italiani, degli utenti che si rendono disponibili ad ospitare, dai B&B alle seconde case, passando per camerette e posti letto nelle abitazioni private. C’è anche chi mette a disposizione mezzi di soccorso o beni di prima necessità, dai vestiti alle coperte. Le condivisioni con gli hashtag #aiutoSardegna, #allertameteoSAR, #ForzaSardegna si moltiplicano. L’appello si diffonde e nasce anche un’altra pagina con lo stesso intento.

hotel Holbia

Da Olbia, poi, una città distrutta, con acqua alta oltre due metri e strade trasformate in torrenti, Paolo Casu, dell’Associazione di volontariato Cagliari Solidale, ricorda che “servono mezzi e volontari, la situazione è drammatica, e in queste ore serve davvero l’aiuto di tutti: istituzioni, privati, e volontari . Chi ne ha la possibilità può contattare uno dei volontari che in queste ore si stanno prodigando nei soccorsi nelle strade della città di Olbia, e nelle campagne Galluresi. Chiunque possa fornire o prestare un aiuto in mezzi e persone, contatti Carlo Gucciardino al numero 3922070302.

Il Capo della Protezione Civile , Franco Gabrielli, arrivato solo questa mattina alle 8 a Olbia, ha detto ai giornalisti: “Siamo solo all’inizio dei soccorsi, ho trovato grande volontà, un po’ meno organizzazione. Stiamo cercando di organizzarci bene“. Ma i circuiti di solidarietà sul web erano partiti già da parecchio, “#sapevatelo”.

Roberta Ragni

Per offrire aiuto scrivere qui

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook