Obesita’ nei bambini: combatterla dormendo di più

Come risolvere il problema dell’obesità nei bambini? Secondo le più recenti ricerche, dormendo di più si riduce l’introito calorico giornaliero e ciò potrebbe aiutare i bambini a dimagrire. La carenza di sonno al giorno d’oggi sarebbe molto diffusa tra i più piccoli che tenderebbero a mangiare di più anche per via dello scarso riposo.

Come risolvere il problema dell’obesità nei bambini? Secondo le più recenti ricerche, dormendo di più si riduce l’introito calorico giornaliero e ciò potrebbe aiutare i bambini a dimagrire. La carenza di sonno al giorno d’oggi sarebbe molto diffusa tra i più piccoli che tenderebbero a mangiare di più anche per via dello scarso riposo.

Ad affermarlo è uno studio condotto presso la Temple University dagli esperti del Center for Obesity Research and Education, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Pediatrics. A parere degli esperti, i bambini dovrebbero dormire dalle 8 alle 12 ore per notte, a secondo dell’età. Il sonno è importante per regolare gli ormoni che influenzano l’appetito.

Se il riposo non è sufficiente, può presentarsi uno squilibrio in grado di alterare i bioritmi dell’organismo e di portare sia i più piccoli che gli adolescenti a consumare più cibo del dovuto. Ovviamente, il sonno non rappresenta l’unico fattore importante per la regolazione del peso corporeo. Sono infatti fondamentali il tipo di alimentazione seguita e la buona abitudine di svolgere un’attività sportiva.

Gli esperti statunitensi hanno voluto comprendere se vi fosse la possibilità di ridurre l’apporto di calorie giornaliere introdotte con la normale alimentazione grazie ad un aumento delle ore di sonno per i bambini. L’esperimento ha avuto una durata di 3 settimane e ha coinvolto un gruppo di bambini di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni.

Il 27% di loro era obero o in sovrappeso. Nel corso della prima settimana, i bambini hanno dormito secondo gli orari a cui erano abituati. Nella seconda settimana hanno dormito di più, mentre nella terza hanno dormito di meno. Proprio nella seconda settimana, in cui i bambini avevano dormito di più, gli esperti hanno potuto osservare i risultati sperati. Un sonno di maggiore durata aveva portato i bambini ad assumere 134 calorie in meno al giorno e a perdere circa mezzo chilo.

Gli esperti hanno dunque avuto una prima prova della concreta influenza delle abitudini di sonno-veglia sull’alimentazione infantile. Seguiranno studi più approfonditi su nuovi gruppi di bambini per comprendere se con un incremento del riposo costante si possano ottenere risultati a lungo termine per quanto riguarda le abitudini alimentari dei più piccoli.

Marta Albè

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