Internet può essere una grande perdita di tempo. E se facesse bene? Secondo uno studio dell'University College London, pubblicato dalla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention, gli utenti Internet più anziani sono più propensi a sottoporsi a screening per il tumore e a seguire uno stile di vita sano, che prevenga il cancro, rispetto a coloro che non sono online.
Internet può essere una grande perdita di tempo. E se facesse bene? Secondo uno studio dell’University College London, pubblicato dalla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention, gli utenti Internet più anziani sono più propensi a sottoporsi a screening per il tumore e a seguire uno stile di vita sano, che prevenga il cancro, rispetto a coloro che non sono online.
Più del 72,9 per cento degli utenti di Internet hanno effettuato uno screening per il cancro del colon-retto rispetto ad appena il 51,7 per cento dei non utenti. I dati per lo studio sono stati scattati dall’inglese English Longitudinal Study on Aging, che ha esaminato ogni due anni, tra il 2002 e il 2011, 5.943 persone con più di 50 in Inghilterra.
Gli intervistati hanno riferito le loro abitudini su un’ampia varietà di argomenti, tra cui l’uso di Internet, la salute, il fumo e l’attività fisica. Lo studio ha anche rivelato gli utenti di Internet sono stati il 50 per cento più attivi fisicamente e nel 25 per cento dei casi hanno più probabilità di mangiare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno rispetto ai non utilizzatori.
Inoltre, solo il 6,6 per cento degli utenti di Internet ha riferito di fumare rispetto al 13,3 per cento dei non utenti e 11,4 per cento degli utenti intermittenti. “L’aspetto interessante è la relazione tra l’uso di Internet e i comportamenti di prevenzione del cancro: gli utenti intermittenti hanno più probabilità di avere comportamenti di prevenzione del cancro rispetto ai non utilizzatori, mentre gli utenti abituali hanno più probabilità di avere comportamenti di prevenzione del cancro degli utenti intermittenti”, spiega Christian von Wagner, docente dell’University College London.
La motivazione potrebbe derivare dalla maggiore facilità di reperire informazioni sui comportamenti corretti. Lo studio dimostrerebbe, quindi, la capacità di Internet di fornire informazioni in materia di salute e migliorare i risultati nella prevenzione del cancro.
Roberta Ragni