Il Parlamento Europeo vieta il cadmio nelle batterie ricaricabili

Il Parlamento Europeo vieta il cadmio nelle batterie e negli accumulatori. Il riferimento è soprattutto alle batterie ricaricabili utilizzate per gli apparecchi cordless, come trapani e cacciaviti. La messa al bando sarà operativa dal 31 dicembre 2016. Inoltre, dall’autunno 2015 sarà vietato il mercurio nelle batterie piatte, a bottone, come quelle utilizzate per gli orologi da polso.

Il Parlamento Europeo vieta il cadmio nelle batterie e negli accumulatori. Il riferimento è soprattutto alle batterie ricaricabili utilizzate per gli apparecchi cordless, come trapani e cacciaviti. La messa al bando sarà operativa dal 31 dicembre 2016. Inoltre, dall’autunno 2015 sarà vietato il mercurio nelle batterie piatte, a bottone, come quelle utilizzate per gli orologi da polso.

Il cadmio non dovrà essere più presente nelle batterie ricaricabili utilizzate negli utensili elettrici portatili, senza fili, in vendita all’interno dell’Unione Europea. Si tratta di un allargamento del divieto relativo al cadmio nelle batterie ricaricabili, che risultava già operativo, ad eccezione di trapani cordless e apparecchiature analoghe.

A partire dal 31 dicembre 2016, la vendita di utensili contenenti batterie al cadmio sarà possibile soltanto per esaurire le scorte già presenti nei magazzini. Le batterie al cadmio continueranno però ad essere utilizzate nei sistemi di emergenza, con riferimento agli allarmi e alle apparecchiature mediche.

La direttiva vieta che vengano immessi sul mercato, a partire dalla data prevista, nuove batterie e accumulatori che contengano una percentuale superiore allo 0,002% di cadmio. Il provvedimento riguarda anche le pile già comprese nelle confezioni degli utensili. Il cadmio è cancerogeno ed è classificato come sostanza tossica per l’ambiente acquatico.

La misura europea ha l’obiettivo principale di ridurre il rischio di inquinamento causato dalle sostanze pericolose presenti nelle batterie. L’impiego del cadmio è già stato vietato per quanto riguarda le materie plastiche, la produzione di gioielli e nelle saldature in ottone. Il provvedimento tutelerà l’ambiente e la salute umana e darà all’Europa una nuova possibilità di innovazione nel settore delle batterie, dei materiali e del riciclaggio.

Marta Albè

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