SEU: sequestrato il depuratore di Bisceglie. Sversava batteri inquinanti in mare

La Guardia costiera sequestra il terzo depuratore pugliese in poche settimane.

E sono tre: dopo quelli di Molfetta e Trani è stato sequestrato anche il depuratore di Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani in Puglia. Sversava fanghi in mare aperto e, a quanto pare, potrebbe aver causato anche una ventina di casi di infezione batterica.

I sigilli all’impianto sono scattati ieri mattina, quando il GIP di Trani ha inviato al depuratore i militari del Nucleo di Polizia giudiziaria della Guardia costiera di Bari. La Capitaneria di porto aveva constatato che il depuratore scaricava a mare fanghi non correttamente depurati, che causavano la formazione di bolle e provocavano una gran puzza.

La stessa puzza denunciata più volte dai residenti della zona, alcuni dei quali (una ventina) in estate erano stati infettati dal batterio della Seu, la sindrome emolitico uremica. La correlazione tra inquinamento e infezione andrà ora dimostrata.

Nel frattempo sono scattate le denunce per i legali rappresentanti di Acquedotto Pugliese Spa e Pura depurazione Srl, rispettivamente proprietaria e gestore dell’impianto biscegliese. I reati contestati sono realtivi a gravi violazioni ambientali, come la dispersione non autorizzata in atmosfera di emissioni maleodoranti, il getto pericoloso di cose (reato generico ma classico, nei casi di danni all’ambiente), deturpamento di bellezze naturali e superamento dei valori tabellari nello scarico in acque superficiali.

Come si può vedere, leggendo i reati, non ci sono gli eventuali danni alle persone derivanti dalle infezioni. Tuttavia, la correlazione è già molto probabile perché nel corso dei controlli l’Istituto Zooprofilattico di Putignano ha eseguito delle analisi chimico-batteriologiche ad alcuni campioni di acqua prelevata dal depuratore. Cosa ha trovato? Alcuni geni del batterio “Escherichia Coli – VTEC del sierogruppo 26″, che casualmente è una delle cause della sindrome emolitico uremica di cui si sono ammalati i cittadini in estate.

Peppe Croce

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