Sistemi di accumulo. Arrivano chiarimenti dal GSE, che risponde alle numerose richieste pervenute in merito alla possibilità d'installazione di sistemi di accumulo su impianti già ammessi agli incentivi: la modifica della configurazione impiantistica non è consentita se si vuole usufruire degli incentivi.
Sistemi di accumulo. Arrivano chiarimenti dal GSE, che risponde alle numerose richieste pervenute in merito alla possibilità d‘installazione di sistemi di accumulo su impianti già ammessi agli incentivi: la modifica della configurazione impiantistica non è consentita se si vuole continuare a usufruire degli incentivi.
“Nelle more della definizione e della completa attuazione del quadro normativo e delle regole applicative del GSE per l’utilizzo dei dispositivi di accumulo, ai fini della corretta erogazione degli incentivi, non è consentita alcuna variazione di configurazione impiantistica che possa modificare i flussi dell’energia prodotta e immessa in rete dal medesimo impianto, come ad esempio la ricarica dei sistemi di accumulo tramite l’energia elettrica prelevata dalla rete“, si legge nella nota, che non lascia spazio a dubbio alcuno.
Cosa accade in caso di irregolarità? Dopo le dovute verifiche, se verranno accertate anomalie, saranno applicate disposizioni che potrebbero arrivare anche alla perdita degli incentivi: “a tal proposito il GSE ricorda che, nel caso in cui dovesse accertarne la sussistenza, nell’ambito delle verifiche effettuate ai sensi dell’art. 42 del Decreto Legislativo 28/2011, applicherà le sanzioni previste dal medesimo articolo, ivi inclusa la decadenza dal diritto agli incentivi e il recupero delle somme già erogate”, conclude il Gestore.
Roberta Ragni
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