Chincoteague: l’assurda traversata in acqua di 150 cavalli selvatici dell’isola di Assateague (video e foto)

Ogni anno, circa 150 pony Chincoteague selvatici vengono radunati su Assateague, un'isola situata al largo della costa orientale della penisola di Delmarva, negli Stati Uniti, tra Virginia e Maryland. Alcuni volontari, chiamati "Saltwater Cowboys", prendono i pony per una nuotata attraverso l'Assateague Channel verso un'altra isola, Chincoteague, dove i puledri prima vengono fatti sfilare e poi venduti all'asta.

Ogni anno, circa 150 pony Chincoteague selvatici vengono radunati su Assateague, un’isola situata al largo della costa orientale della penisola di Delmarva, negli Stati Uniti, tra Virginia e Maryland. Alcuni volontari, chiamati “Saltwater Cowboys”, prendono i pony per una nuotata attraverso l’Assateague Channel verso un’altra isola, Chincoteague, dove i puledri prima vengono fatti sfilare e poi venduti all’asta.

È questo l’ennesimo esempio di spettacolarizzazione degli animali ad uso e consumo umano, qui in veste tipicamente “americana”, con tanto di cowboy a corredare lo show. I pony Chincoteague, che in realtà fenotipicamente sono cavalli, pascolano in due mandrie distinte sull’isola, divisi da una recinzione al confine di stato tra Maryland e Virginia.

Sono 150 i cavallini che vivono su entrambi i lati della barricata, gestiti da due diverse agenzie federali con strategie molto diverse per il controllo della popolazione. Per “sfoltire” il gruppo dei cavalli del lato della Virginia, infatti, si è optato per la vendita all’asta, proprio in occasione di questa anacronistica tradizione centenaria. Per questo gli esemplari sono sottoposti a un controllo veterinario due volte l’anno, in modo che seguano la profilassi per vivere tra la popolazione equina una volta venduti.

La prossima nuotata si svolgerà il 30 luglio 2014 e sarà l’89ima edizione della “Chincoteague’s annual Pony Swim“, con una lunga settimana di eventi sulle isole per festeggiare un evento che si cerca di giustificare con la necessità di “sfoltire” la mandria di cavalli selvatici. Decine di migliaia di spettatori da tutto il mondo si riuniscono qui proprio per osservare i cavalli in acqua e/o acquistarli.

Nel 2013 hanno impiegato circa 5 minuti e 20 secondi per attraversare il canale, nonostante le pessime e rischiose condizioni atmosferiche, che non hanno comunque fermato lo “show”. Il primo puledro giunto a riva è stato chiamato, come ogni anno, King or Queen Neptune, a seconda del sesso, ed è stato assegnato come premio di una lotteria. Alla stregua di qualsiasi altra merce.

I biglietti per aggiudicarselo vengono venduti tra la folla che attende con ansia l’affascinante (e redditizio) spettacolo. Resta inascoltato, però, il punto di vista dei cavalli selvatici, il cui diritto di vivire liberi viene calpestato puntualmente.

Roberta Ragni

Photo credit: Mark Wilson

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