Biodiversità da riscoprire: 10 ortaggi colorati, frutto di madre natura

10 ortaggi dai colori insoliti che probabilmente non conosci, frutto della biodiversità

A seconda della stagione, della zona in cui viviamo e del clima, la natura ci mette a disposizione frutti ed ortaggi diversi. Nel tempo poi ci siamo abituati ad associare il colore alla tipologia di alimenti, ad esempio le carote sono sempre arancioni, il mais giallo, il basilico verde, i peperoni rossi, verdi o gialli e così via.

Oggi però vi presentiamo 10 ortaggi dai colori insoliti, alcuni dei quali probabilmente non avrete mai visto in commercio dato che sono poco diffusi e si coltivano solo in alcune zone d’Italia o all’estero. Questi prodotti variopinti hanno il più delle volte eccezionali proprietà nutrizionali che derivano proprio dal loro colore e, cosa altrettanto importante, non sono stati creati con metodi innaturali o manipolazione genetica.

Cavolfiore viola

Il cavolfiore viola, coltivato soprattutto in Sicilia, si caratterizza per il suo colore sgargiante. Chi l’ha visto in un mercato o direttamente sul campo non può dimenticarlo. È ricchissimo in sali minerali e, come tutte le crucifere, è molto utile nella prevenzione di malattie degenerative come il cancro. Si può utilizzare in molti modi in cucina ma c’è da tener presente che, purtroppo, con la cottura il colore tende a sbiadire.

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Bieta a coste colorate

Ci sono diverse varietà di bieta con le coste colorate, anche se sono ancora poco diffuse nei nostri mercati. Si possono trovare con sfumature di diversi colori: giallo, rosso, arancione, fucsia anche se poi durante la cottura perdono un po’ della loro vivacità, rimanendo comunque più colorate della tradizionale bieta. Si tratta tra l’altro di varietà molto semplici da coltivare, quindi se volete cimentarvi nel vostro orto, giardino o balcone non resta che procurarvi i semi.

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Patate blu

Le cosiddette patate blu hanno in realtà un colorito violaceo e fanno parte di una varietà antica che proviene dalle Ande peruviane e che in Italia viene coltivata soprattutto in Trentino. Il loro caratteristico colore le rende particolarmente ricche di antociani (antiossidanti) e perfette da utilizzare in cucina ad esempio per realizzare un originale purè blu-violetto!

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Carote viola

Le carote viola sono relativamente più diffuse dei precedenti ortaggi di cui abbiamo parlato, dato che è una varietà che in questi ultimi anni si sta riscoprendo. La grande caratteristica di queste radici è di avere un contenuto di antociani 28 volte superiore a quello delle più comuni carote arancioni. Pochi sanno che originariamente tutte le carote erano viola, sembra infatti che il colore sia stato modificato dagli olandesi durante il periodo in cui regnava la nobile casata degli Orange (appunto “arancione”).

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Peperone nero

Il peperone nero si distingue dai tradizionali peperoni non solo per il colore ma anche per la forma, più squadrata. Questa varietà è particolarmente ricca di vitamine e antiossidanti oltre che di capsicina (sostanza presente nel peperoncino che gli dona il suo caratteristico sapore piccante).

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Basilico rosso

Il basilico rosso è originario dell’India. La pianta è molto simile a quella che ben conosciamo ma, rispetto a quest’ultima, le foglie sono di colore porpora. Sembra che il basilico rosso abbia proprietà stimolanti ma allo stesso tempo sia un antistress. Si può utilizzare come il tradizionale basilico anche per realizzare un insolito pesto.

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Pastinaca

La Pastinaca sativa assomiglia molto ad una carota anche se si tratta di una specie diversa. È stata selezionata da una pianta antica che nasceva spontaneamente in tutta Italia fino a 1500 metri di altitudine. La sua caratteristica principale è proprio la radice bianca (molto simile a quella delle carote), dal sapore dolce, da utilizzare per realizzare minestroni o zuppe o da consumare a crudo data la sua ricchezza di minerali in particolare potassio, calcio e fosforo.

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Mais multicolore

Anche il mais, che in Italia noi abbiamo conosciuto sempre e solo come giallo, in realtà può essere di diverse varietà e colori. È grazie ai nativi americani che diverse specie di mais si sono conservate fino ai nostri giorni, non a caso il mais multicolore è diffuso soprattutto in Sud America anche se si trova facilmente anche in alcune zone dell’Asia, dove c’è un buon consumo di questo cereale.

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Batata

L’Ipomea batatas, conosciuta come patata americana, patata dolce o batata, assomiglia ad una patata di colore rosso ma in realtà con il più conosciuto ortaggio non ha molto in comune. Originaria dell’America del Sud ma attualmente coltivata anche in Italia, la batata ha un sapore dolce che ricorda un po’ quello della zucca e, come quest’ultima, contiene tantissime sostanze utili al nostro organismo fibre, vitamine, proteine e sali minerali.

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Melanzana bianca

Le melanzane bianche sono più diffuse rispetto agli altri ortaggi di cui abbiamo parlato. Si tratta semplicemente di una selezione diversa rispetto a quelle tradizionali di colore viola o violetto. Hanno polpa soda e con pochi semi, sono ricche di calcio, fosforo, vitamine A e C e potassio e hanno un sapore simile alle più note melanzane viola.

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