Cocamide DEA, quella sostanza cancerogena, illegale in California trovata in 100 shampoo

Cocamide DEA cancerogena. La California ha messo al bando la cocamide DEA, conosciuta anche come cocamide diethanolamine, una sostanza utilizzata per la produzione di shampoo, saponi e detergenti per la persona, che è stata giudicata cancerogena. L’impiego della cocamide DEA da parte dell’industria cosmetica è frequente, soprattutto all’interno di prodotti schiumogeni.

La California ha messo al bando la cocamide DEA, conosciuta anche come cocamide diethanolamine, una sostanza utilizzata per la produzione di shampoo, saponi e detergenti per la persona, che è stata giudicata potenzialmente cancerogena. L’impiego della cocamide DEA (qui la scheda della Commissione Europea) da parte dell’industria cosmetica è frequente, soprattutto all’interno di prodotti schiumogeni.

Alcuni test effettuati in California da un laboratorio indipendente hanno riscontrato la presenza illegale di cocamide DEA in circa 100 prodotti per l’igiene, tra shampoo, bagnoschiuma e saponi. La sostanza viene utilizzata come agente schiumogeno e addensante. Per riconoscerne la presenza è sufficiente leggere l’elenco degli ingredienti presente sui prodotti cosmetici.

In California la cocamide DEA è stata vietata poiché l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro l’ha classificata tra le sostanze possibilmente cancerogene per l’uomo. Il suo impiego prosegue però in altri Stati e in Europa. I test sui prodotti in vendita in California sono stati richiesti dal Center for Environmental Health di Oakland, ente nonprofit che si occupa di tutelare la salute dei cittadini.

Livelli elevati di cocamide DEA sono stati rilevati anche in prodotti di marchi noti, come Colgate, Palmolive e Paul Mitchell. La sostanza è stata individuata anche in prodotti per bambini o etichettati come “bio”. Si tratta di una vera e propria frode. In molti casi i prodotti testati contenevano più di 10 mila ppm (parti per milione) di cocamide DEA.

Uno degli shampoo testati risultava composto dalla sostanza per il 20%, percentuale corrispondente a 200 mila ppm di cocamide DEA. Il Center for Environmental Health ha già allertato le aziende coinvolte. Non sappiamo come si risolverà la vicenda. Ciò che ci preoccupa è che, al di là del caso californiano la cocamide DEA risulta ancora ampiamente utilizzata nel resto del mondo.

Perché l’Europa non ha ancora messo al bando questa sostanza potenzialmente cancerogena? Nel nostro piccolo cerchiamo di evitare prodotti e cosmetici che contengono cocamide DEA. Occhio sempre alle etichette e all’INCI! Al momento è la nostra unica arma per sapere cosa scegliere in modo consapevole.

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