Durante i tre giorni del Festival vegetariano sei laboratori si stanno susseguendo per far divertire i piccoli goriziani insegnando loro a seguire una sana alimentazione e a rispettare l'ambiente
Piccoli vegetariani crescono. «Allora bambini, cosa c’è nell’aria?» «L’ossigeno!» in coro. «Solo l’ossigeno e niente altro?» Una voce sicura: «Il vento!» Hanno ancora tanto da imparare i bambini che oggi, al riparo dal violento sole di Gorizia, hanno preso parte ai laboratori del Festival vegetariano.
Durante i tre giorni dell’evento gastronomico e culturale sei laboratori si stanno susseguendo per far divertire i piccoli goriziani insegnando loro a seguire una sana alimentazione e a rispettare l’ambiente. Dopo «il girotondo dei cereali», tema di ieri, oggi con i bambini si parlava della «verde clorofilla».
I piccoli scalpitano impazienti per cominciare. Dopo una semplice spiegazione sulla forma e i colori delle foglie, arriva il momento tanto atteso: costruire. È sufficiente prendere una scatola di scarpe, del cartoncino, cotone morbido e gli attrezzi del mestiere: forbici, colla e un po’ di pazienza. E, naturalmente, un giovane seme da far crescere nella sua nuova casa.
Durante le brevi spiegazioni teoriche su piante, animali e alimenti, i bambini rispondono sempre alle domande degli animatori. Chiedo furtivo a uno di loro, Gabriele, se i bambini sanno sempre rispondere correttamente. «Loro conoscono già molte delle cose che gli raccontiamo qui perché sono nozioni davvero di base, elementari. Se poi hanno già fatto qualche anno di scuola, ne sanno di più». Ma sarà così per bambini e ragazzi di ogni età? Gabriele scuote la testa e fa una leggera smorfia: «Con i ragazzi più grandi rimango spesso deluso dalle loro scarse conoscenze. I bambini delle elementari se la cavano abbastanza bene, ma non è lo stesso per i ragazzi delle scuole superiori».
Ora non c’è tempo da perdere, gli animatori lavorano senza sosta. I bambini giocano, ridono e si compiacciono della loro nuova futura piantina che crescerà in una scatola colorata. Dovranno averne cura, così come papà e mamma hanno cura di loro: non dovranno nutrirla troppo né troppo poco – e attenzione, le piante sono vegetariane! – e la coccoleranno finché sarà grande. Chissà che non diventino vegetariani anche loro, un giorno… perché no?
foto e testi: Lorenzo Alberini
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