Osservare la superluna 'rosa' è ormai una questione di giorni. Domenica 23 giugno, potremo ammirare il faccione del nostro satellite in tutto il suo splendore e soprattutto leggermente più grande rispetto al solito. Nulla di cui preoccuparsi, sarà il cosiddetto , ossia il punto di massimo avvicinamento della Luna alla Terra. Ma quanto c'è di vero su tale fenomeno?
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La superluna ‘rosa’? Ormai una questione di giorni. Domenica 23 giugno, potremo ammirare il faccione del nostro satellite in tutto il suo splendore e soprattutto leggermente più grande rispetto al solito. Nulla di cui preoccuparsi, sarà il cosiddetto perigeo lunare, ossia il punto di massimo avvicinamento della Luna alla Terra. Ma quanto c’è di vero su tale fenomeno?
Molte sono state le verità a metà dette sul fenomeno della ‘superluna’. Dal presunto colore rosa shock, apparso ovunque sul web, alla possibilità che l’evento possa innescare catastrofi naturali come terremoti ed eruzioni vulcaniche. Ecco le cinque cose da sapere e i miti da sfatare sulla superluna del 23 giugno.
Rosa di nome, ma non di fatto
I romantici dovranno farsene una ragione. Quella che vedremo domenica non sarà una luna di colore rosa, ma quest’ultimo è solo il soprannome dato dalla tradizione europea al plenilunio di giugno. Per gli americani, a titolo di esempio, la luna rosa è quella di aprile, mentre quella di questo mese è definita Luna della Fragola. Nessuna modifica visibile, dunque. Se proprio il nostro satellite avrà un leggerissimo alone rosato non ce ne accorgeremo neanche. Quest’ultimo sarà dovuto alla posizione della luna rispetto all’atmosfera terrestre e alla calura estiva.
La superluna è sinonimo di catastrofe?
Assolutamente no. Accade spesso che quando si parla di eventi celesti, la paura dell’ignoto o chissà quale credenza faccia gridare subito ‘al lupo, al lupo!’. È accaduto già in passato, il 19 marzo 2011, quando la superluna fu associata al terremoto in Giappone avvenuto però 8 giorni prima. Possiamo star tranquilli. D’altra parte, per dovere di cronaca, occorre dire che c’è anche chi sostiene che la superluna abbia effetti considerevoli sulla Terra. Tra essi Richard Nolle che ha citato diversi esempi di connessione tra la superluna e le grandi catastrofi della storia, tra cui il terremoto in Turkmenistan del 6 ottobre 1948 e l’eruzione vulcanica del monte Pinatubo. Entrambi i fenomeni, infatti, si verificarono entro tre giorni dal perigeo lunare. Allo stesso modo, non vi sarebbero connessioni con un aumento significativo del’attività sismica.
Superluna da record?
Purtroppo no. Quella di quest’anno sarà una luna oversize ma non sarà di certo la più vicina e luminosa di sempre. Bisogna fare un salto nel passato di 20 anni, fino al 1993 quando la distanza tra la Terra e la Luna fu di soli 356.210 chilometri. Domenica sarà invece di 356.991 km. Solitamente la distanza media Terra-Luna è di circa 384.400 km. Sebbene quella di quest’anno sarà davvero una luna da guardare con attenzione, non si tratta del record assoluto. Una superluna ancor più vicina è stata osservata il 19 marzo 2011, quando il nostro satellite era a circa 356.577 km di distanza da noi. Lo scorso anno, invece, la luna raggiunse la distanza minima dalla Terra tra il 5 e il 6 maggio.
Bisognerà attendere fino al 2016 per vedere la Luna ancor più da vicino, precisamente il 14 novembre, quando il nostro satellite sarà distante ‘solo’ solo 356.509 km.
La luna potrà mai essere significativamente più vicina al nostro pianeta?
Bella domanda. In realtà più vicina lo è ad ogni plenilunio, ma in realtà, il nostro satellite viene spinto ogni anno un po’ più lontano dalla Terra di 1,6 centimetri. Secondo gli astronomi, tra diversi miliardi di anni l’orbita della Luna intorno alla Terra sarà 47 giorni, contro gli attuali 27.3.
E la prossima?
Ci vorrà più di un anno per ammirare una luna di questa portata (anche se di lune piene ne avremo una ogni mese!). Ma il 10 agosto 2014, la luna sarà ancora più vicina alla Terra anche se solo di 5 km.
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