Cambiamenti climatici: storico accordo Usa-Cina per ridurre gli idrofluorocarburi

Cambiamenti climatici, gli Stati Uniti e la Cina giungono ad un accordo. Ha avuto luogo lo scorso sabato la sottoscrizione di un accordo per la lotta comune contro i cambiamenti climatici tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il leader cinese Xi Jinping. E' la prima volta che i due stati decidono di accordarsi per collaborare alla riduzione degli idrofluorocarburi.

Cambiamenti climatici, gli Stati Uniti e la Cina giungono ad un accordo. Ha avuto luogo lo scorso sabato la sottoscrizione di un accordo per la lotta comune contro i cambiamenti climatici tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il leader cinese Xi Jinping. È la prima volta che i due stati decidono di accordarsi per collaborare alla riduzione degli idrofluorocarburi.

Che cosa sono gli idrofluorocarburi? Si tratta di sostanze, rivelatesi come dei potenti gas serra, che in precedenza avevano sostituito i clorofluorocarburi, utilizzati ad, esempio, per il funzionamento dei frigoriferi o degli impianti di condizionamento dell’aria, in quanto ritenuti responsabili della formazione del buco nell’ozono.

Come riportato da parte di Repubblica, la sostituzione era avvenuta in seguito al Protocollo di Montreal, firmato nel 1987. Se i clorofluorocarburi erano stati ritenuti nocivi per lo strato di ozono, i loro sostituti sono stati presto ritenuti responsabili dell’effetto serra. L’accordo tra gli Stati Uniti e la Cina sarebbe nato dai forti interessi comuni nell’affrontare insieme le tematiche climatiche da diversi punti di vista, compresa una crescita economica e sostenibile, secondo quanto dichiarato da parte di Thomas Donilon, consigliere per la sicurezza nazionale statunitense.

L’eliminazione dell’utilizzo di idrofluorocarburi potrebbe generare effetti positivi per il nostro Pianeta? Se l’esclusione di tali sostanze avvenisse a livello globale, secondo le stime diffuse da parte della Casa Bianca, la lotta ai cambiamenti climatici ne beneficerebbe con un vantaggio pari alla riduzione entro il 2050 di 90 giga-tonnellate di Co2 emessa nell’atmosfera, corrispondente alla quantità di anidride carbonica rilasciata in tutto il mondo nel corso di un periodo pari a due anni.

La notizia è stata accolta positivamente da parte del direttore esecutivo e sottosegretario generale del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), Achim Steiner, il quale ha dichiarato che “Il segnale ricevuto è importante sia in quanto strumento di fiducia sia perché apre la strada a un accordo universale che coinvolge tutte le nazioni”.

L’accordo tra Cina e Stati Uniti, in base a quanto reso noto da parte di Thomas Donilon, sarebbe il frutto del lavoro in merito avvenuto in precedenza rispetto al momento di incontro per rendere ufficiale il proprio impegno comune. La crescita economica sostenibile è stata indicata tra i principali fattori in comune che hanno permesso ai presidenti dei due stati di giungere all’accordo siglato. La speranza è che gli impegni intrapresi ora possano essere mantenuti.

Marta Albè

Fonte foto: telegraph.co.uk

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