Nel 2040 gli italiani che sceglieranno un'alimentazione cruelty free saranno complessivamente il 65% della popolazione. Questa la stima della Dottoressa Mara Di Noia, membro del comitato scientifico di Assovegan e fondatrice di Vegachef.
Nel 2040 gli italiani che sceglieranno un’alimentazione cruelty free saranno complessivamente il 65% della popolazione. Questa la stima della Dottoressa Mara Di Noia, membro del comitato scientifico di Assovegan e fondatrice di Vegachef.
Non si tratterà, però, di una libera scelta: l’acqua non basterà infatti a produrre alimenti di origine animale per tutti. Nei prossimi quattro decenni, quando la popolazione mondiale passerà da 7 a 9 miliardi di persone, la situazione diventerà insostenibile in. Dovremo quindi per necessità aumentare il consumo di proteine di origine vegetale portandolo al 90%. Ci aveva già avvertiti di questa necessità il rapporto “Feeding a thirsty world: Challenges and opportunities for a water and food secure world” dello Stockholm International Water Institute, in occasione della Settimana Mondiale dell’Acqua 2012.
Oggi nel nostro Paese vengono mandati ancora al macello 24 milioni di grandi animali (mucche, maiali, cavalli e pecore), 29 milioni di conigli, 500 milioni di galline, polli e tacchini. Un vero e proprio olocausto, con una media giornaliera di 1,4 milioni di animali uccisi da sommare a 2 milioni e mezzo di pesci e crostacei. “Troppa acqua, troppi pascoli, troppo inquinamento”, afferma la Dottoressa Di Noia.
E quando non ci sarà abbastanza acqua per produrre il cibo per i due miliardi di persone in più che ci saranno nel 2040, scegliere un regime alimentare veg sarà d’obbligo, proprio come accadrà in Inghilterra, dove si stima che i vegani saranno oltre la metà della popolazione nel 2020. Ma quanti sono vegetariani e vegani italiani oggi? In Italia ad oggi sono rispettivamente il 4,9% e il l’1,1% della popolazione pari a quasi 3 milioni i primi e più di 660 mila i secondi, come rivelava il Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes. Ma il “trend verde” è in forte e in questi ultimi tre anni i numeri sono quasi triplicati.
Perché diventare veg? In futuro la maggior parte delle persone sceglieranno un’alimentazione naturale principalmente per tre motivazioni. “Per un motivo di salute – afferma il Dottor Roberto Calcaterra, medico gastroenterologo ed omeopata-: sono sempre più numerosi infatti gli studi che dimostrano quanto una dieta priva di proteine animali sia importante per prevenire e curare malattie cardiovascolari, metaboliche e tumorali. Per un motivo etico: conquistare la consapevolezza della reale natura del cibo con cui ci nutriamo e’ un piccolo passo che ognuno di noi può fare per far si che tutti insieme si faccia un salto verso un mondo dove ci sia il rispetto per tutto ciò che ha vita. Per un motivo energetico e spirituale: il cibo non è di per se’ solo fonte di nutrienti, ma anche energia che deriva dalla sua propria natura; privarsi di cibo che contiene in se’ la violenza, la sopraffazione e lo sfruttamento degli animali non può non portarci verso un mondo dove ci sarà meno violenza ,sopraffazione e sfruttamento reciproco”. Non da ultimo, il fatto che vegetariani e vegani vivano più a lungo.
Roberta Ragni
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