Pesticidi killer, un importante passo avanti è stato compiuto oggi a Bruxelles per la loro messa al bando, al fine di proteggere le api. Si tratta di una vittoria per le associazioni ambientaliste che si sono battute contro l’utilizzo di pesticidi dannosi per le api e di una sconfitta per le multinazionali coinvolte nella loro produzione.
Pesticidi killer, un importante passo avanti è stato compiuto oggi a Bruxelles per la loro messa al bando, al fine di proteggere le api. Si tratta di una vittoria per le associazioni ambientaliste che si sono battute contro l’utilizzo di pesticidi dannosi per le api e di una sconfitta per le multinazionali coinvolte nella loro produzione.
La maggioranza (seppur non qualificata) dei Paesi UE si è infatti espressa a favore della proposta della Commissione Europea per la messa al bando temporanea di tre pesticidi nocivi per le api, i cui effetti negativi sono stati evidenziati da approfonditi studi scientifici. Si tratta, come comunicato da parte dell’Unione Europea e di Greenpeace Italia, dei pesticidi Imidacloprid e Clothianidin, prodotti dalla Bayer, e del Thiamethoxam, prodotto da Syngenta.
Proprio Syngenta si trova tra le aziende coinvolte in tentativi di pressione sulle decisioni a livello Europeo riguardanti la messa al bando dei pesticidi. Syngenta avrebbe esercitato la propria opposizione al divieto dei pesticidi giungendo a minacciare di citare in giudizio le autorità dell’Unione Europea coinvolte nella pubblicazione di un rapporto che lega i pesticidi a rischi inaccettabili per le api.
Ora le decisioni di fermare l’impiego dei pesticidi sopraindicati passano nelle mani della Commissione Europea. Sembra proprio che la Commissione Europea agirà per proteggere le api, mediante la proibizione temporanea dei pesticidi neonicotinoidi sotto accusa. Si prevede una messa al bando della durata di due anni e rivolta a quattro differenti colture: colza, papavero, mais e cotone. La messa al bando dovrebbe riguardare soltanto alcune tipologie di colture per determinati periodi dell’anno.
La Commissione Europea si occuperà di prendere le decisioni necessarie nel corso delle prossime settimane. Durante la votazione di oggi non sarebbe stata raggiunta una maggioranza ritenuta qualificata da parte degli Stati Membri, ma la Commissione Europea appare pronta ad agire a favore delle api. In assenza di un accordo tra gli Stati Membri, è ora compito della Commissione Europea decidere l’adozione delle restrizioni proposte per i pesticidi neonicotinoidi. Le restrizioni dovrebbero essere applicate a partire dal 1° dicembre 2013.
A seguito della richiesta ricevuta da parte della Commissione Europea, l’EFSA aveva pubblicato lo scorso 16 gennaio il proprio rapporto scientifico riguardante i rischi associati all’impiego di pesticidi neonicotinoidi ed alla moria delle api. Sulla base della valutazioni dell’EFSA, la Commissione Europea aveva sottoposto la questione agli Stati Membri una prima volta lo scorso marzo, senza raggiungere una maggioranza qualificata. La votazione odierna ha visto 15 Stati Membri esprimere il proprio supporto alla messa al bando dei pesticidi killer, 8 contrari e 4 astenuti.
Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia, ha affermato che “Il voto di oggi ci dice chiaramente che esiste una forte determinazione a livello scientifico, politico e civile a sostenere il bando. Adesso la Commissione deve fermare immediatamente l’uso di questi pesticidi, il primo passo per proteggere colture ed ecosistemi. Qualunque tentennamento significherebbe cedere di fronte alle pressioni di giganti come Bayer e Syngenta”.
La speranza è dunque che le pressioni delle multinazionali produttrici dei pesticidi non permettano mutamenti ed oscillazioni in peggio negli intenti della Commissione Europea per la messa al bando di tre pesticidi neonicotinoidi, il cui impiego per la concia delle sementi è sospeso in Italia già dal 2008, ma che proseguono ad essere utilizzati nel nostro Paese – come comunicato da parte di Greenpeace Italia – per i trattamenti fogliari, sotto forma di spray, e per la disinfestazione dei suoli, sotto forma granulare.
“Salutiamo positivamente la notizia dell’esito della votazione del comitato Ue sulla moratoria di due anni su tre tipi di pesticidi dannosi per molti insetti e in particolare per le api. Nonostante l’Italia sia tra i paesi che hanno votato contro questa decisione, per motivi legati alla maggiore regolamentazione dell’uso di queste molecole, stimiamo positivamente il fatto che il voto a favore espresso dalla maggioranza dei paesi membri corrisponda all’opinione più diffusa tra i cittadini e gli operatori del settore europei“ – hanno commentato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e quello dell’associazione degli apicoltori UNAAPI Francesco Panella “Ora attendiamo fiduciosi la formalizzazione della moratoria da parte della Commissione”.
C’è poi chi, come AIAB non è assolutamente soddisfatto e auspica maggiore rigore e chiarezza: “Se sono nocivi vanno banditi. Niente tentennamenti, tanto in Italia quanto in l’Europa” – ha dichiarato Alessandro Triantafyllidis, presidente di AIAB – .“Apprezziamo l’iniziativa della Commissione, ma la situazione richiede una nettezza che non ammette continue proroghe Si proceda con una decisione chiara che metta definitivamente al bando sostanze pericolose tanto per le api che per l’intero ecosistema. Riteniamo, inoltre, che una tale decisione rappresenti un primo banco di prova per il governo appena insediatosi che può decidere se schierarsi con le lobby della chimica o con le esigenze di salute dei cittadini, delle api e dell’ambiente“.
Marta Albè
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