Di quanto verde urbano dispone un cittadino italiano? In media 30,3 mq, un po' di pù al Nord-Est e al Meridione, meno al Centro al Nord-Ovest. Lo ha rivelato il nuovo rapporto Verde urbano dell'Istat
Di quanto verde urbano dispone un cittadino italiano? In media 30,3 mq, un po’ di pù al Nord-Est e al Meridione, meno al Centro al Nord-Ovest. Lo ha rivelato il nuovo rapporto Verde urbano dell’Istat.
Secondo l’indagine, sono 43 i capoluoghi che hanno un “profilo verde” definito dalle seguenti caratteristiche: consistente dotazione delle superfici destinate a verde urbano (19 città), incidenze superiori alla media delle aree naturali protette (11 città), superfici destinate a uso agricolo (11 città). eno verdi sono le città del Centro con una media di 23 mq per abitante e del Nord-ovest (24,3 mq). Va decisamente meglio nelle città del Nord-est dove il valore medio è quasi il doppio, 45,4 mq per abitante, e al Sud (37,1 mq tra le città del Meridione e 26,7 mq nelle Isole).
Vi sono poi delle ‘isole’ verdi: si tratta del 15% circa dei capoluoghi dove la disponibilità di verde urbano è pari o superiore ai 50 mq per abitante. Un po’ di più (17,7%) quelle che non raggiungono la soglia dei 9 mq pro capite, soprattutto nelle Isole (in un terzo dei capoluoghi) e al Sud (in più di quattro città su 10).
Tuttavia, circa un quinto delle città ha valori per abitante superiori alla media sia per densità che per disponibilità del verde urbano: tra queste Sondrio, Trento, Potenza e Matera. Bassi valori di entrambi gli indicatori caratterizzano invece la metà dei capoluoghi (quasi il 70% tra quelli del Sud).
Quali sono le città più verdi? Matera e Lodi, dove tutte le componenti considerate dall’indaine (verde urbano, aree protette e superficie agricola utilizzata o Sau) hanno densità superiori alla media dei comuni capoluogo. Si tratta di realtà territoriali molto diverse: alla componente rurale si somma nel caso del capoluogo lucano l’assetto territoriale del verde urbano (15,8%), influenzato dalla presenza del parco archeologico delle chiese rupestri, mentre un ulteriore 20% del territorio ricade in aree naturali protette. Nel caso del poco esteso comune di Lodi, la caratterizzazione a verde del territorio, con presenza di aree protette che coprono oltre il 35% della superficie complessiva, è completata dal 5% di superficie destinata a verde urbano.
Nei capoluoghi di provincia, il verde urbano rappresenta in media il 2,7% del territorio (oltre 550 milioni di m2), una quota che corrisponde a una disponibilità di circa 30 mq per abitante. Ma poco meno del 15% della superficie comunale è inclusa in aree naturali protette mentre la superficie agricola utilizzata è pari in media al 45,5% del territorio.
Incidenze percentuali superiori al valore nazionale del verde urbano si trovano in 19 città (16,4%): Torino 14,6%, Milano 11,9%, Bologna 8,2% e Verona e Catania con valori più contenuti. Allo stesso tempo, vi sono alcuni centri, per la precisione 14 città (12,1%), caratterizzati soprattutto dall’incidenza delle “aree naturali protette”: Biella, Varese, Belluno, Massa e Villacidro con una quota tra il 20 e il 40% del territorio comunale che ricade tra le aree naturali tutelate. Bene anche L’Aquila dove è pari alla metà della superficie del comune, Venezia col 62,5%.
In poco più di un quarto delle città la caratterizzazione verde è invece legata alla sola componente rurale agricola. In questi comuni, soprattutto del Mezzogiorno, la densità della superficie agricola assume valori elevati e, nella maggior parte delle città, supera il 60% della superficie comunale.
Secondo il Ministro Clini 30mq di verde urbano pro capite non sono sufficienti: “Non bastano; bisogna fare di più per dare ai cittadini un ambiente migliore, più bello e più salubre. Per questo motivo la legge 10 del 14 gennaio impegna i sindaci delle grandi città a potenziare gli spazi urbani dedicati al verde pubblico. Città come Bari, Napoli o Messina, fra quelle più cementificate, devono impegnarsi a imitare gli esempi virtuosi di Sondrio, Lodi e Matera, dove ogni cittadino ha a disposizione aree verdi oltre il 15% degli spazi urbani“.
Come fare? Per garantire che venga osservata l’applicazione effettiva della legge, il ministro ha nominato i nove componenti del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico. Una task force che dovrà controllare lo stato delle nostre città.
Francesca Mancuso
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