Dopo anni di dura contrapposizione Volkswagen e Greenpeace depongono le armi firmando una dichiarazione congiunta in cui si annuncia reciproca collaborazione.
“Das Problem”, “Il Problema”: per Greenpeace questo ha rappresentato per anni il Gruppo Volkswagen, colpevole secondo l’associazione ambientalista di produrre auto inquinanti e di avere maggiore responsabilità rispetto ai concorrenti per il fatto di essere il costruttore con i volumi di produzione più alti al mondo.
Dopo anni di dura contrapposizione Volkswagen e Greenpeace depongono le armi firmando una dichiarazione congiunta in cui si annuncia reciproca collaborazione.
Martin Winterkorn, numero uno del gruppo tedesco, e il Direttore di Greenpeace Germania Brigitte Behrens si sono incontrati, rivela una 2-Limits-for-New-Cars-” >nota stampa, lo scorso 21 marzo da Hannover per discutere sulla responsabilità ambientale di Volkswagen stabilendo al termine del vertice che “Volkswagen e l’organizzazione indipendente per la difesa dell’ambiente continueranno il dialogo costruttivo sui futuri obiettivi ambientali che il Gruppo adotterà e sulle modalità in cui verranno raggiunti”.
L’argomento che ha convinto Greenpeace a un atteggiamento più morbido nei confronti di Volkswagen è una dichiarazione resa da Winterkorn in occasione del Salone di Ginevra 2013, l’appuntamento più importante dell’anno per l’industria automobilistica, dove ha ufficialmente annunciato che l’intera produzione Volkswagen (del gruppo fanno parte anche i marchi Audi, Skoda, Seat, Lamborghini, Bugatti, Porsche e Ducati) entro il 2020 avrà un livello medio di emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km.
Per Brigitte Behrens “Questa è una decisione in favore della protezione del clima ed è un segnale forte per la società l’impegno a sviluppare soluzioni tecniche da diffondere su larga scala“.
Daniele Pizzo
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