Ogni anno il Carnevale di Rio attrae un'enorme quantità di turisti. Colori, musiche, danze e follie varie animano la città del Brasile ma c'è un problema che si ripropone annualmente: come garantire a tutti i servizi igienici pubblici? Tra un samba e l'altro, tra un blocos (sfilata di quartiere, ndR) e quello successivo ci si dovrà pur fermare per una pausa pipì. Ma come fare? La soluzione, guarda un po' sostenibile, è stata trovata quest'anno da uno degli organizzatori della manifestazione, AfroReggae, che in collaborazione con l'agenzia di pubblicità carioca JWT ha installato degli speciali orinatoi in grado di convertire tali liquidi 'di scarto' in energia
Carnevale di Rio, dalla pipi’ si produce energia. Ogni anno il Carnevale di Rio attrae un’enorme quantità di turisti. Colori, musiche, danze e follie varie animano la città del Brasile ma c’è un problema che si ripropone annualmente: come garantire a tutti i servizi igienici pubblici?
Tra un samba e l’altro, tra un blocos (sfilata di quartiere, ndR) e quello successivo ci si dovrà pur fermare per una pausa pipì. Ma come fare? La soluzione, guarda un po’ sostenibile, è stata trovata quest’anno da uno degli organizzatori della manifestazione, AfroReggae, che in collaborazione con l’agenzia di pubblicità carioca JWT, ha installato degli speciali orinatoi in grado di convertire tali liquidi ‘di scarto’ in energia.
Le problematiche igienico-sanitarie derivanti da una carenza di servizi igienici pubblici ha sempre causato disagi non da poco durante il carnevale più famoso del mondo. I cattivi odori sono un must della capitale brasiliana del carnevale, ma per tentare di arginare il problema quest’anno sono stati installati degli speciali orinatoi che convertono il flusso dei ‘liquidi corporei’ da utilizzare proprio durante il carnevale.
Ma come si può produrre energia dalla pipì? I progettisti degli orinatoi, chiamati Electric Pee, hanno spiegato che l’energia è generata dal flusso del passaggio delle urine in apposite turbine. È un po’ quello che accade nelle centrali idroelettriche. Nel caso di Rio, la potenza è stata immagazzinata in batterie, poi utilizzate per fornire energia ‘portatile’ al sistema audio di AfroReggae.
“Abbiamo pensato di trasformare una nota dolente, che ha generato molte polemiche, in qualcosa di più leggero e divertente. Noi abbiamo premiato chi se l’è tenuta po’ più a lungo e ha fatto la pipì nel posto giusto, negli orinatoi, immerso nella musica“, ha detto Ricardo John, CCO di JWT Brasile.
Quanta energia sia stata prodotta dalla pipì scaricata a Rio non è stato possibile calcolarlo, ma sicuramente gli orinatoi-turbine hanno parzialmente ridotto l’impronta ecologica della manifestazione, e hanno reso più profumata l’area di Rio de Janeiro.
Non solo. L’idea brasiliana nata col carnevale potrebbe essere approfondita al di fuori dell’evento. Di certo le turbine ad urina non entreranno mai in concorrenza con altre fonti rinnovabili più ‘nobili’, ma è comunque interessante visto che la pipì può essere sempre a portata di mano, ops, di WC.
Francesca Mancuso
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