Un’ installazione interattiva fatta dalla gente e per la gente, che riutilizza in modo creativo ben 2100 bottiglie di plastica. È quella che è stata realizzata nella cittadina di La Canea (in greco Χανιά), situata nell'isola di Creta su una recinzione di una scuola, ispirandosi a un tipo di tessitura tradizionale.
Un’installazione interattiva fatta dalla gente e per la gente, che riutilizza in modo creativo ben 2100 bottiglie di plastica. È quella che è stata realizzata nella cittadina di La Canea (in greco Χανιά), situata nell’isola di Creta, su una recinzione di una scuola, ispirandosi a un tipo di tessitura tradizionale.
A realizzarla, insieme a bimbi, genitori e insegnanti, è stato lo studio di architettura ateniese Kollektivemind, in occasione del festival P_Public. Il progetto si chiama Argallios, che deriva dalla parola greca αργαλειός , telaio, e dall’avverbio αλλιώς, che significa “in modo diverso”, e nasce dall’idea di utilizzare la rete del recinto come una tela da ricamo. È così che il team creativo ha potuto creare con le bottiglie di plastica pulite e dipinte in sei colori di base tradizionali, utilizzate a mo’ di filo, per richiamare antichi motivi.
Il risultato non solo è stupefacente quanto a bellezza, ma colora allegramente il cortile della scuola e, soprattutto, crea uno spunto di riflessione sull’importanza di salvaguardare l’ambiente riducendo, riciclando e riutilizzando i rifiuti, invece di spedirli in discarica, educando i piccoli cretesi alla sostenibilità ambientale.
Roberta Ragni
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