Elettrodomestici economici come bollitori, caffettiere o tostapane. Sono i tipici prodotti che vengono gettati via anche se in perfette condizioni o con componenti ancora riutilizzabili. È per questo che il designer francese Gaspard Tiné-Berès ha dato vita a Short Circuit, una linea di elettrodomestici da cucina realizzati con pezzi ricavati da vecchi apparecchi trovati nelle discariche e sughero naturale, noto per le sue proprietà impermeabili, antibatteriche e isolanti.
Elettrodomestici economici come bollitori, caffettiere o tostapane. Sono i tipici prodotti che vengono gettati via anche se in perfette condizioni o con componenti ancora riutilizzabili. È per questo che il designer francese Gaspard Tiné-Berès ha dato vita a Short Circuit, una linea di elettrodomestici da cucina realizzati con pezzi ricavati da vecchi apparecchi trovati nelle discariche e sughero naturale, noto per le sue proprietà impermeabili, antibatteriche e isolanti.
“Anche in caso di danneggiamento, i componenti elettrici, a differenza del corpo, sono facilmente riutilizzabili, quindi nelle discariche ci sono sempre più parti elettriche ed elettroniche perfettamente funzionanti. Questi stessi componenti costituiscono un grave problema come rifiuti, a causa della loro natura tossica“, spiega il designer laureato al Royal College of Art, che sta indagando su un modello di business basato sullo sfruttamento di tali risorse, unendo i concetti della produzione locale e up-cycling.
Il fine è, chiaramente, quello di produrre, a partire dai rifiuti, una gamma di apparecchi elettrici con una nuova vita estetica e pratica, che possano essere realizzati in maniera semplice e a basso costo. Per riuscirci il designer ha scelto anche il vetro borosilicato, un materiale robusto noto per le sue qualità di resistenza agli sbalzi termici e per il suo basso coefficiente di dilatazione.
Ma c’è di più: quel vetro proviene da articoli di seconda scelta, ovvero oggetti che per qualche motivo non rispondono pienamente agli standard di riferimento di una fabbrica, come bottiglie di vino o bicchieri graduati, “al fine di trarre vantaggio della loro ubiquità e dalle dimensioni standardizzate”, conclude Gaspard Tiné-Berès, aggiungendo che “la struttura portante è realizzata in sughero naturale per le sue proprietà impermeabili, antibatteriche e isolanti. Inoltre, il sughero può essere ricomposto in modo da riutilizzare tutti i cascami. Questo design non richiede alcun stampo e può essere aggiornato di frequente, riparato o modificato su richiesta“. Insomma, con Short Circuit non si butta via niente.
Roberta Ragni
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